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Euplectrus daveroubiki - Species: : Hansson, 2015: 43, figs. 111–114, 118–120, 748 * : : Guanacaste, ACG, Sector Del Oro, Rio Chon. * : BMNH, DHJPAR0023280, 08-SRNP-20135, ♀, 6.i.2008, R. Moraga. * Etymology: This species is named after Dave W. Roubik, in recognition of his contribution to the understanding of ACG Hymenoptera taxonomy. [original description: p. 43, figs. 111–114, 118–120, 748] Category:BMNH Category:Christer Hansson taxa
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Meitantei Conan - Hiiro no dangan - , conosciuto anche con il titolo internazionale Detective Conan: The Scarlet Bullet, è il ventiquattresimo film d'animazione dedicato alla serie anime Detective Conan, nonché il venticinquesimo contando anche il crossover Lupin Terzo vs Detective Conan. Doveva uscire in Giappone il 17 aprile 2020, ma a causa della pandemia di COVID-19 fu rimandato al 16 aprile 2021. Trama Il Giappone celebra l'arrivo a Tokyo dell'imminente evento WSG (World Sports Games), ovvero la più grande manifestazione mondiale dedicata allo sport, in coincidenza della quale si sta per inaugurare il "proiettile nipponico", ovvero il primo treno al mondo a levitazione magnetica in tunnel sottovuoto, costruito con la più avanzata tecnologia giapponese. La partenza del treno è prevista dalla stazione di Shin-Nagoya per giungere alla Tokyo Station alla velocità di 1.000 chilometri orari. Tuttavia, un incidente sulla linea ferroviaria segna il party tenuto dai principali sponsor dell'opera, e si conclude con una serie di rapimenti di dirigenti dopo essere saliti sul treno, tra cui il padre di Sonoko. Shuichi Akai monitora l'incidente e l'FBI attende ordini da lui. Nel frattempo, Conan intuisce un legame con i rapimenti seriali avvenuti al WSG di quindici anni prima a Boston, e scopre che le indagini erano state gestite dall'FBI all'epoca. Si ritrova coinvolto anche l'US Marshals Service. Colonna sonora La sigla finale è , di Tokyo Jihen. Note Collegamenti esterni Hiiro no dangan Categoria:Film ambientati a Tokyo Categoria:Film ambientati nella prefettura di Aichi Categoria:Film ambientati nella prefettura di Yamanashi Categoria:Film ambientati negli Stati Uniti d'America
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Al-Qa'im bi-amr Allah - Abū l-Qāsim Muḥammad b. ʿUbayd Allāh al-Mahdi, detto al-Qāʾim bi-amr Allāh (Colui che esegue il dettame di Dio), fu designato dal padre Ubayd Allah al- Mahdi suo successore nel 912 e regnò come Imam dal 934 al 946. Alla sua morte gli succedette il figlio al-Mansur bi-llah (o bi-nasr Allah) (946-953). Storia L'Imamato di al-Qāʾim fu in buona parte assorbito dal suo reiterato tentativo di conquistare l'Egitto ikhshidide, aprendosi così a est la strada per la Mesopotamia e la distruzione del Califfato abbaside sunnita. Le sue campagne egiziane (914-915 e 919-921) registrarono però un completo fallimento, dovuto essenzialmente alla pochezza dei mezzi impiegati e per la grossolana sottovalutazione della potenza egiziana, in grado non solo di resistere ma di infliggere colpi severi ai Fatimidi ismailiti, e per una rivolta interna di stampo kharigita. Dal 944 al 947, l'Imamato soffrì la gravissima rivolta del kharigita Abu Yazid (il cosiddetto "Uomo dell'asino"), che ebbe un forte sostegno dalle popolazioni berbere kharigite delle montagne dell'Aurès (est dell'attuale Algeria). Ogni risorsa fu allora impiegata per mantenere sotto controllo l'Imamato ma al-Qāʾim morì prima di poter vedere finalmente prevalere le sue forze militari . Bibliografia Paul E. Walker, Exploring an Islamic Empire - Fatimid History and its Sources, Londra, The Institute of Ismaili Studies, 2002. * Collegamenti esterni Categoria:Sciismo Categoria:Ismailismo Categoria:Storia dell'Ifriqiya Categoria:Storia dell'Egitto
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Palma di Montechiaro - Palma di Montechiaro (Parma in ) è un comune italiano di abitanti del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia. Storia = Età antica Palma di Montechiaro sorge su una collina sulla fascia litoranea, poco distante da Agrigento. Il ritrovamento di reperti archeologici maltati risalenti al II millennio a.C. e la presenza di numerose tombe sicane dimostrano che in questo territorio, fin da tempi remoti, vi furono insediamenti umani i cui abitanti erano dediti all'agricoltura e alla pastorizia. Nel XII secolo a.C., i rodio-cretesi che popolavano la fascia costiera tra Gela e Palma, a scopo difensivo, fortificarono i siti di Castellazzo e Piano del Vento, punti strategici dai quali è visibile tutta la costa. LItinerarium Antonini indica l'esistenza di una statio, denominata Daedalium, sita tra Agrigento e Finziade: la stazione è stata localizzata in contrada Castellazzo, a Palma di Montechiaro. Età medievale Il primo atto della storia di Palma (solo nel 1865 la città si chiamerà Palma di Montechiaro) è la costruzione del castello Chiaramontano (1353), che si staglia lungo la costa a metà strada tra Punta Bianca e la foce del fiume Palma, ad opera di Federico Prefoglio che di lì a poco passò ai Chiaramonte, da cui prese il nome. Età moderna L'atto di fondazione della città di Palma porta la data del 3 maggio 1637. Nello stesso documento si rileva che a fondare la città fu Carlo Caro Tomasi dopo avere ottenuto il 16 gennaio 1637 la "licentia populandi" dal re Filippo IV di Spagna. Il 3 maggio 1637 fu posta la prima pietra. La scelta del luogo dove sorse la città fu davvero felice se, non appena mezzo secolo dopo, l'abate Saint-Non nel suo Voyage pittoresque ebbe a scrivere "Questa graziosa cittadina è molto popolata ed ha una posizione incantevole: i dintorni sono pieni di giardini deliziosi e tutto questo paese è in genere d'una abbondanza enorme di vigneti, di coltivazioni e di ogni sorta di alberi da frutta..." La città di Palma venne fondata il 3 maggio 1637 nella baronia di Montechiaro, dai fratelli gemelli Carlo, Barone Tomasi, e Giulio, che pochi anni dopo gli sarebbe subentrato nel titolo. L'effettivo artefice della fondazione fu però un potente zio dei gemelli, Mario Tomasi de Caro, capitano del Sant'Uffizio dell'Inquisizione di Licata, e governatore della stessa città, da cui provenivano anche Carlo e Giulio Tomasi. Anch'egli, insieme a suo cugino sacerdote Carlo de Caro era presente alla posa della prima pietra della Chiesa della Vergine del Rosario. Il progetto della città, disegnato secondo un ideale pianta ortogonale, e ricordato da una relazione redatta dall'astronomo e primo arciprete di Palma Giovan Battista Odierna. In una tela che si conserva nella sacrestia della Chiesa di Maria Santissima del Rosario, la chiesa madre, si vede raffigurato l'Odierna al suo tavolo di studio con sullo sfondo, bene in evidenza, un disegno a pianta quadrata col titolo “Chronologia Terrae Palmae”. Il paese sorge su un'altura rocciosa da cui domina la vallata sottostante che si protende fino al mare. Spiccano in primo piano, ben visibili dallo scorrimento veloce che attraversa la vallata, i monumenti storici del secondo palazzo ducale, (1659), la chiesa madre, (1666), in cima ad una larga scalinata e il monastero delle Benedettine, (1637) primo edificio della città. I primi abitanti di Palma vennero da Ragusa, città natale dei Tomasi, e da Agrigento, Licata, Naro, Caltanissetta. A difesa della città dagli attacchi provenienti dal mare dei pirati saraceni il duca Carlo fece costruire, dopo avere ottenuto il permesso da Filippo IV di Spagna, una torre che dedicò a San Carlo. È da registrare che Palma, dopo pochi anni dalla fondazione, ebbe un notevole aumento demografico tanto che nel 1652 furono censite 2.470 abitanti e 473 abitazioni. La famiglia Tomasi La fondazione ex novo di città nella Sicilia del XVI e XVII secolo è fenomeno di grandi proporzioni; nel caso di Palma, il motivo della fondazione era una campagna di legittimazione dei Tomasi di Lampedusa, famiglia nobiliare emergente ma ancora insufficientemente radicata nel territorio e nell'aristocrazia della Sicilia. Il capostipite, Mario Tomasi, era giunto in Sicilia al seguito di Marcantonio Colonna, che lo aveva nominato Capitano d'armi di Licata, solo nel 1585. Solo il suo matrimonio con Francesca Caro di Montechiaro aveva segnato la sua accettazione nell'alto ceto. L'acquisizione da parte di Carlo, Barone dal 1616, della Licentia populandi nel 1637 con la conseguente elevazione al titolo di Duca di Palma, è un evidente passo nella stessa direzione. Poco dopo Carlo Tomasi, dalla salute fragile e da sempre attratto dalla vita religiosa, lascia il ducato e la fidanzata Rosalia Traina, nipote del potente Vescovo di Agrigento, al fratello Giulio, per entrare nell'Ordine dei chierici regolari teatini. La dote della nuova duchessa, numerosi feudi e un largo patrimonio liquido, permettono il definitivo consolidamento della famiglia Tomasi nei più alti strati dell'aristocrazia isolana, di cui alla fine doveva risultare tra le più durature famiglie: è ben noto che il penultimo dei Tomasi di Lampedusa Giuseppe, autore de Il Gattopardo possedeva ancora vaste seppur sterili proprietà nella zona di Palma, e che vi ambientò gran parte delle vicende del suo romanzo, appena mascherandone il nome in "Donnafugata". Palma, città santa Pur nel generale clima di fervore religioso della Sicilia della Controriforma la famiglia Tomasi spiccava. Palma, infatti, già dalla fondazione fu concepita come un luogo fortemente spirituale, una "Nuova Gerusalemme". Il duca Giulio (detto il Duca Santo), dopo aver cresciuto nel fervore religioso i 6 figli avuti dalla moglie nel casto matrimonio, ottenne dal Papa lo scioglimento in vita del matrimonio dalla moglie e la separazione, dopo aver rinunciato al ducato e alle gioie del matrimonio, si ritira per poter vivere gli ultimi anni della sua vita da eremita. La moglie Rosalia Traina, prima duchessa di Palma, decide a sua volta di entrare in monastero insieme alle figlie, col nome di Suor Maria Seppellita e lì rimane sino alla sua morte. Il monastero era stato fortemente voluto da una delle figlie del Duca, Isabella Tomasi (la Beata Corbera del Gattopardo). Il duca preferì donare addirittura il suo palazzo e la sua cappella privata, e costruirsi un altro palazzo ai piedi della chiesa madre. Isabella, entrata nel monastero col nome di Suor Maria Crocifissa della Concezione divenne una celebre mistica, punto di riferimento dei nobili della Sicilia e non per il suo fervore religioso e il suo grande misticismo, nella sua biografia si ricordano innumerevoli tentazioni da parte del demonio, e lettere colme di fede e devozione. Una causa di beatificazione è da anni in corso. Nel frattempo alla Tomasi è stato concesso il titolo di Venerabile. Dei due fratelli maschi il maggiore seguì lo zio fra i Teatini, e diventerà infine cardinale. È oggi venerato dalla Chiesa come San Giuseppe Maria Tomasi, le sue spoglie si conservano a Roma in Sant'Andrea della Valle. Il fratello minore sposò la figlia del principe di Aragona e visse appena il tempo di dare un erede. Muore infatti a 17 anni. Al seguito dei Tomasi arrivò a Palma don Giovanni Battista Hodierna, di Ragusa, insigne pioniere della scienza ed intellettuale. Anche nell'edificazione della città l'aspetto religioso è preponderante; trent'anni dopo la fondazione Palma conta solo 4.630 abitanti, ma vanta ben dieci chiese, più il Monastero del SS. Rosario, Il santuario extra moenia del Calvario meta di processioni, sedici sacerdoti ed altrettanti chierici, e le chiese risultano al visitatore tutte ben tenute e dotate di ricchi arredi, tutti assolutamente conformi ai dettami del recentissimo Concilio di Trento; ingenti somme sono spese nell'acquisto di reliquie, che d'altronde attraggono pellegrini anche da luoghi lontani. L'organizzazione della società laica era basata sulle confraternite. Età contemporanea Nel 1812 Palma venne eletto a comune autonomo. L'11 luglio del 1943, subito dopo lo sbarco anglo- americano in Sicilia, la 3ª Divisione estese la testa di ponte della Settima Armata da Licata verso ovest. La Settima Fanteria, dopo una dura battaglia casa per casa, spinse i difensori italiani fuori da Palma di Montechiaro. Nello stesso tempo, il Comando Combat A e la 2ª Divisione Armata, si unirono alla 3ª, fecero un attacco alla successiva città di Naro. Subisce il 24 settembre 1943 un massacro della popolazione che protestava contro il richiamo alle armi, da parte di alcuni reparti militari americani. Nel dopoguerra, diverrà terra di forte emigrazione, specie verso il nord Italia ed i paesi dell'Europa Occidentale. Giuseppe Fava, nel suo Mafia, . Qui venne ambientato il film Palermo o Wolfsburg di Werner Schroeter (1980), tratto dal romanzo di Fava Passione di Michele. Il protagonista parte da Palma per dirigersi verso Wolfsburg in Germania. Simboli Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesse = Architetture religiose = Chiesa Monastero delle Benedettine Costruito tra il 1653 e il 1659, inglobò il primo palazzo ducale e accolse con la regola cassinese anche le figlie di Giulio, II duca di Palma, e in seguito anche la moglie Rosalia Traina. Si trova su una semicircolare e impervia gradinata, in una piazza quadrata con le strade che si incrociano nel luogo che un tempo era segnato dalla colonna con la croce. Venne inaugurato il 12 giugno 1659.Virga Il monastero ha un aspetto semplice con finestre prive di decorazioni. Sul cortile interno, invece, si affacciano delle finestre decorate in stile barocco. All'interno il parlatorio ha volte a botte da cui si accede ad un giardino ricco di alberi in cui è sistemata una scultura della Madonna con San Benedetto. Le suore custodiscono, inoltre, la Madonna della Colomba Rosata e l'urna della venerabile Maria Crocifissa. Ancora oggi è uno dei pochi monasteri di clausura in Sicilia, il cui accesso è impedito quasi a chiunque. Calvario In siciliano: u'ghettu dè malati ma chiamato dalla popolazione locale u'cravaniu (il calvario), all'ingresso del paese, dopo il parco archeologico della Zubbia, si scorge la collina detta "Calvario" con i ruderi dell'antica chiesa di Santa Maria della Luce (1650), anch'essa dalle forme barocche, dove c'è una botola nel pavimento della chiesa; di sotto sono ancora presenti e rinchiusi i corpi delle persone lì ricoverate e morte di peste del tra il 1550 e 1700 Il Calvario segna spiritualmente l'ambiente e la storia di Palma. Infatti, Giulio Tomasi volle riproporre nella realtà locale il percorso di Gesù dal palazzo di Pilato al Golgota, collegando in un itinerario ideale segnato da stazioni, il centro abitato con la solitudine della collina del Calvario. Il Santo Duca, otteneva, come per i pellegrini della Terra Santa, l'indulgenza plenaria per quanti avessero percorso il tragitto sino alla collina del Calvario, dove nella chiesa di Santa Maria della Luce era custodita una copia della Sacra Sindone donata a Carlo Tomasi, Primo duca di Palma e teatino a Roma, dall'infanta Maria di Savoia. Tale reliquia oggi viene conservata nella Chiesa del Collegio. L'eremo fu inizialmente abitato dai preti Romiti e successivamente dall'ordine dei Mercedari, preposto al riscatto dei cristiani prigionieri dei pirati. Inoltre, per la sua possente struttura, quasi di fortezza e per la sua posizione dominante, serviva come punto privilegiato per l'osservazione dell'ampia valle del fiume Palma e della costa. Architetture civili = Palazzo ducale Il palazzo ducale fu costruito dopo che il primo venne inglobato nel monastero delle Benedettine (1653-1659). Acquisito dal demanio comunale e recentemente restaurato dopo anni di grave degrado, mostra un esterno semplice e compatto con due grandi facciate, una verso il mare e l'altra a oriente, unite a livello del piano nobile da un balcone angolare. L'edificio è caratterizzato da una estensione di soffitti a lacunari lignei dipinti che coprono le otto sale del primo piano e corrono su due fasce parallele, l'una verso il mare e l'altra verso la collina. Si distinguono i soffitti delle sale delle armi, quella degli ordini militari equestri e religiosi, quella dedicata interamente all'Ordine di San Giacomo della Spada di cui il duca Giulio era aggregato, quella con lo stemma ducale dei Tomasi, inquartato con gli emblemi dei Caro, La Restia, Traina e infine la sala angolare che conteneva l'arme dei Tomasi col leopardo rampante sul profilo del monte a tre cime. Qui si trova la decorazione più sfarzosa con i lacunari più profondamente intagliati e dipinti in bianco, rosso e oro. I locali del piano terra ospitano la biblioteca "Giovanni Falcone". Palazzo degli Scolopi L'edificio, oggi sede degli uffici comunali, è certamente uno dei più belli del patrimonio tardo- barocco. Edificato nel 1698 da Giulio II duca di Palma e principe di Lampedusa, fu portato a termine l'8 dicembre 1712, giorno dell'Immacolata e il cardinale Giuseppe Maria Tomasi lo affidò ai Padri Scolopi di San Giuseppe Calasanzio che vi insediarono l'istituto delle Scuole Pie che nell'800 divenne una vera e propria Università frequentata da diversi rampolli dell'aristocrazia isolana. Addossata al palazzo è la chiesa della Sacra Famiglia con la quale costituisce un unico complesso architettonico. Architetture militari = Castello di Montechiaro Nei dintorni, in prossimità di Marina di Palma, si può visitare il castello, usato ormai da secoli come santuario della Madonna locale, che si festeggia ogni domenica dopo Pasqua, e chiamata appunto dalla popolazione, Madonna del Castello, anche se il titolo ufficiale è Maria Montis Claris e Maria Madre della Divina Misericordia, dato che la sua festa coincide con quella della Divina Misericordia approvata dal papa Giovanni Paolo II nel 2000. thumb|Torre San Carlo Torre San Carlo L'edificazione della torre San Carlo, appena oltre la foce del fiume Palma, risale al 1639 ad opera di Carlo Tomasi, primo duca di Palma, che ottenne il permesso da Filippo IV di Spagna ed ebbe scopi difensivi stante le continue incursioni dei pirati saraceni sul litorale palmese. La fortezza fu fornita di armi, attrezzi da guerra e di un adeguato numero di soldati. Essa s'innalza con un corpo quadrangolare su un basamento a forma di piramide tronca. Vi sono tracce che indicano la presenza di un ponte levatoio e mensoloni sui quali si dovevano poggiare i piombatoi. Accanto alla torre fu fatta costruire una piccola chiesa, oggi non più esistente, col titolo del Santissimo Rosario, guidata da un cappellano, per la messa dei soldati. Gli apparati difensivi furono mantenuti fino al 1820. Siti archeologici * Grotta Zubbia *Castellazzo *Piano Vento *Monte Grande *Ciotta-Malerba *Contrada Tomazzo Società = Evoluzione demografica = Economia Il territorio del comune è compreso nella zona di produzione del Pistacchio di Raffadali D.O.P.Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 20 novembre 2020. Amministrazione = Gemellaggi * Altre informazioni amministrative Il comune di Palma di Montechiaro fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.6 (Colline litoranee). Sport = Calcio La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Football Club Gattopardo, militante nel campionato di promozione siciliano girone A. I colori sociali sono il giallo ed il blu. È nata nel 2011. Da segnalare anche la presenza della Soccer Palmeira, militante nel campionato di terza categoria. Note Bibliografia Francesco Virga (a cura di), L'architettura religiosa a Palma di Montechiaro, Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici, 2010 Voci correlate Lettera del Diavolo * Sito archeologico di Monte Grande * Solfara Gibeldolce Altri progetti Collegamenti esterni
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Michael Gross (attore) - Biografia È noto principalmente per aver interpretato il ruolo di Steven Keaton nella serie televisiva Casa Keaton negli anni ottanta e per aver recitato nella fortunata serie di film Tremors, serie in cui interpreta il ruolo di Burt Gummer, un paramilitare patito delle armi. Ai sette film della serie si è aggiunta anche una serie televisiva in 13 episodi, alla quale Gross ha preso parte. Ha interpretato il padre di John Carter in E.R. - Medici in prima linea, e il padre di Ted Mosby in How I Met Your Mother. Vita privata Dal 2 giugno 1984 Gross è sposato con la direttrice del casting Elza Bergeron, da cui ha avuto due figli, Theodore e Katharine. Filmografia parziale = Cinema *Dimmi quello che vuoi (Just Tell Me What You Want), regia di Sidney Lumet (1980) *Affari d'oro (Big Business), regia di Jim Abrahams (1988) *Tremors, regia di Ron Underwood (1990) *Cool as Ice, regia di David Kellogg (1991) *Alan & Naomi, regia di Sterling Van Wagenen (1992) *In the Heat of Passion II: Unfaithful, regia di Catherine Cyran (1994) *Tremors 2: Aftershocks, regia di Steven Seth Wilson (1996) *A volte ritornano ancora (Sometimes They Come Back...Again), regia di Adam Grossman (1996) *Scacco all'organizzazione (Kounterfeit), regia di John Asher (1996) *True Heart, regia di Catherine Cyran (1997) *Rischio d'impatto (Ground Control), regia di Richard Howard (1998) *Tremors 3 - Ritorno a Perfection (Tremors 3: Back to Perfection), regia di Brent Maddock (2001) *Tremors 4 - Agli inizi della leggenda (Tremors 4: The Legend Begins), regia di Steven Seth Wilson (2003) *El Sonoma, regia di Mitch Field (2008) *Un americano in Cina, regia di Ron Berrett (2008) *100 Million BC - La guerra dei dinosauri (100 Million BC), regia di Griff Furst (2008) *Broken Windows, regia di Tony Hickman (2008) *Stay Cool, regia di Ted Smith (2009) *Pizza Man, regia di Joe Eckardt (2011) *Atlas Shrugged II: The Strike, regia di John Putch (2012) *Meant to Be, regia di Bradley Dorsey (2012) *Tremors 5: Bloodlines, regia di Don Michael Paul (2015) *Rosemont, regia di Daniel Petrie Jr. (2015) *Quackerz, regia di Viktor Lakisov (2016) *Last Call at Murray's, regia di Linda Palmer (2016) *Holidays, regia di Anthony Scott Burns, Kevin Kolsch (2016) *Camp Cool Kids, regia di Lisa Arnold (2016) *C Street, regia di Peter James Iengo (2016) *Tremors: A Cold Day in Hell, regia di Don Michael Paul (2018) *Noelle, regia di Marc Lawrence (2019) *Tremors: Shrieker Island, regia di Don Michael Paul (2020) Televisione * A Girl Named Sooner, regia di Delbert Mann – film TV (1975) * F.D.R.: The Last Year, regia di Anthony Page – film TV (1980) * Dream House, regia di Joseph Hardy – film TV (1981) * Joseph Hardy, regia di Lee H. Katzin – film TV (1982) * Gloria Vanderbilt (Little Gloria... Happy at Last), regia di Waris Hussein – film TV (1982) * Cook & Peary: The Race to the Pole, regia di Robert Day – film TV (1983) * Summer Fantasy, regia di Noel Nosseck – film TV (1984) * Detective per amore (Finder of Lost Loves) – serie TV, 1 episodio (1985) * Family Ties Vacation, regia di Will Mackenzie – film TV (1985) * A Letter to Three Wives, regia di Larry Elikann – film TV (1985) * Giudice di notte (Night Court) – serie TV, 1 episodio (1987) * Quando morire, regia di Paul Wendkos – film TV (1987) * Day by Day – serie TV, 1 episodio (1988) * Assassini a Miami, regia di Dick Lowry – film TV (1988) * Casa Keaton (Family Ties) – serie TV, 171 episodi (1982-1989) * A Connecticut Yankee in King Arthur's Court, regia di Mel Damski – film TV (1989) * In lotta per l'onore, regia di Jerry London – film TV (1990) * Delitti al tramonto, regia di Dick Lowry – film TV (1991) * Il volto confuso dell'assassino, regia di Michael Switzer – film TV (1992) * Firestorm: 72 Hours in Oakland, regia di Michael Tuchner – film TV (1993) * Batman – serie TV, 1 episodio (solo voce) (1993) * Una piccola vita da salvare, regia di Christian Duguay – film TV (1994) * Giustizia per un amico, regia di Dick Lowry – film TV (1994) * Dream On – serie TV, 1 episodio (1994) * Inferno bianco (Avalanche), regia di Paul Shapiro – film TV (1994) * Awake to Danger, regia di Michael Tuchner – film TV (1995) * Deceived by Trust: A Moment of Truth Movie, regia di Chuck Bowman – film TV (1995) * Airport '96 - Ostaggi a bordo, regia di Charles Correll – film TV (1996) * Ed McBain's 87th Precinct: Ice, regia di Bradford May – film TV (1996) * The Making of a Hollywood Madam, regia di Michael Switzer – film TV (1996) * Oltre i limiti (The Outer Limits) – serie TV, 1 episodio (1996) * Terra promessa (Promised Land) – serie TV, 1 episodio (1996) * Ed McBain's 87th Precinct: Heatwave, regia di Douglas Barr – film TV (1997) * The Hunger – serie TV, 1 episodio (1997) * Batman of the Future – serie TV, 1 episodio (solo voce) (1999) * Batman Beyond: The Movie, regia di Curt Geda, Butch Lukic – film TV (solo voce) (1999) * Ally McBeal – serie TV, 1 episodio (1999) * The Norm Show – serie TV, 2 episodi (1999) * Law & Order - I due volti della giustizia (Law & Order) – serie TV, 1 episodio (2000) * Spin City – serie TV, 1 episodio (2000) * In tribunale con Lynn (Family Law) – serie TV, 1 episodio (2000) * Law & Order: Criminal Intent – serie TV, episodio 1x12 (2002) * Law & Order - Unità vittime speciali (Law & Order: Special Victims Unit) – serie TV, 2 episodi (2002-2016) * Tremors - La serie (Tremors) – serie TV, 13 episodi (2003) * E.R. - Medici in prima linea (ER) – serie TV, 6 episodi (2001-2004) * Combustión, regia di Kelly Sandefur – film TV (2004) * The Drew Carey Show – serie TV, 4 episodi (2004) * Mrs. Harris, regia di Phyllis Nagy – film TV (2005) * CSI: NY – serie TV, 1 episodio (2005) * Boston Legal – serie TV, 1 episodio (2007) * Medium – serie TV, 1 episodio (2008) * Febbre d'amore (The Young and the Restless) – serie TV, 36 episodi (2008-2009) * Parks and Recreation – serie TV, 1 episodio (2010) * Tim and Eric Awesome Show, Great Job! – serie TV, 1 episodio (2010) * Psych – serie TV, 1 episodio (2010) * How I Met Your Mother – serie TV, 3 episodi (2006-2011) * Brothers & Sisters - Segreti di famiglia (Brothers & Sisters) – serie TV, 1 episodio (2011) * I Griffin (Family Guy) – serie TV, 1 episodio (solo voce) (2011) * Drop Dead Diva – serie TV, 1 episodio (2011) * Curb Your Enthusiasm – serie TV, 1 episodio (2011) * I 12 desideri di Natale, regia di Peter Sullivan – film TV (2011) * L'assassina dagli occhi blu, regia di Stephen Kay – film TV (2012) * Il passato non muore mai (Adopting Terror), regia di Micho Rutare – film TV (2012) * NTSF:SD:SUV – serie TV, 1 episodio (2012) * CSI - Scena del crimine (CSI) – serie TV, 1 episodio (2012) * La lista di Babbo Natale (Naughty or Nice), regia di David Mackay – film TV (2012) * Zeus e il Natale in California, regia di Michael Feifer – film TV (2012) * Dan Vs. – serie TV, 5 episodi (2011-2013) * Call Me Fitz – serie TV, 5 episodi (2013) * L'uomo di casa (Last Man Standing) – serie TV, 1 episodio (2014) * Suits – serie TV, 4 episodi (2014) * Partners – serie TV, 1 episodio (2014) * Anger Management – serie TV, 3 episodi (2014) * Grace and Frankie – serie TV, 4 episodi (2015-2016) * Carbon Dating – serie TV, 6 episodi (2015) * Becoming Santa, regia di Christie Will – film TV (2015) * The Stanley Dynamic – serie TV, 5 episodi (2015-2016) * Togetherness – serie TV, 1 episodio (2016) *La sorella della sposa (Sister of the Bride), regia di Sam Irvin e Fred Olen Ray – film TV (2019) *Il Natale di Holly (Christmas Reservations), regia di Deanne Foley – film TV (2019) Doppiatori italiani Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Michael Gross è stato doppiato da: * Oliviero Dinelli in E.R. - Medici in prima linea, Law & Order - Unità vittime speciali (ep 4x04), The Affair - Una relazione pericolosa * Paolo Buglioni in Tremors: A Cold Day in Hell, La sorella della sposa, Il Natale di Holly * Franco Zucca in Tremors 2: Aftershocks, Tremors 5: Bloodlines, Il passato non muore mai * Luca Biagini in Inferno bianco, Law & Order - I due volti della giustizia * Gino La Monica in CSI - Scena del crimine, Tremors: Shrieker Island * Sandro Iovino in Tremors, CSI N.Y. * Donato Sbodio in Tremors 3: Ritorno a Perfection, Tremors (serie TV) * Vittorio Amandola in Gloria Vanderbilt * Augusto Di Bono in Law & Order: Criminal Intent * Natale Ciravolo in Tremors 4: Agli inizi della leggenda * Dario Penne in 100 Million B.C. - La Guerra dei Dinosauri * Ambrogio Colombo in Medium * Vladimiro Conti in Parks and Recreation * Mario Scarabelli in How I Met Your Mother * Sergio Di Stefano in Casa Keaton * Giorgio Lopez in Noelle * Angelo Nicotra in I 12 desideri di Natale * Luciano De Ambrosis in Mrs. Harris * Manlio De Angelis in Drop Dead Diva * Massimo Rinaldi ne L'uomo di casa * Saverio Indrio in Suits * Enrico Pallini in Grace and Frankie (ep. 1x11, 1x12) * Silvio Anselmo in Grace and Frankie (ep. 5x02, 5x09) * Alberto Angrisano in Law & Order - Unità vittime speciali (ep 17x21) * Eugenio Marinelli in Boston Legal * Mario Brusa in Anger Management Altri progetti Collegamenti esterni
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Cyrtodactylus manos - Species: Cyrtodactylus manos Cyrtodactylus manos , , & , 2019: 120 * : R62654 (Field number JCUNQ2462), adult ♀, collected by Stephen Richards and Daniel Wemp on 29 October 2001. * : “Papua New Guinea: Southern Highlands Province, road east of Gobe Ridge Camp, 855 m. a.s.l. (143.7743°E, 6.8145°S)”. * Category:Paul M. Oliver taxa Category:Denise Taimi Karkkainen taxa Category:Herbert Rösler taxa Category:Stephen John Richards taxa Category:New species 2019
8558413
Morroagudensi - *Morroagudensi – abitanti di Morro Agudo de Goiás *Morroagudensi – abitanti di Morro Agudo
921684
Geritola concepcion - Species: (, 1904). : Cameroon: "Barombi Station". : tbc. Epitola concepcion Suffert, 1904: 54; Seitz, 1922: Fig.65a. *Geritola (Geritola) concepcion Libert, 1999; Williams, 2007: Epitolina 19. Category:Ernst Suffert taxa
1429916
Cestrotus elegans - Species: Cestrotus elegans Cestrotus elegans Hendel, 1920 Morocco, Ethiopia
5736508
Linda Thom - Il suo nome da nubile è Linda Mary Alice Malcolm. Carriera Ha vinto la medaglia d'oro olimpica nel tiro a segno alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, nella categoria pistola 25 metri. Altri progetti Collegamenti esterni
269356
frodino - terza persona plurale del congiuntivo presente di frodare # terza persona plurale dell'imperativo di frodare :* :*
3814467
Campionato d'Asia per club 1987 - Il Campionato d'Asia per club 1987 è stata la 7ª edizione del massimo torneo calcistico asiatico per squadre di club maggiori maschili. Per il secondo anno consecutivo, il torneo fu vinto da una squadra giapponese: lo Yomiuri ottenne il titolo di Campione d'Asia vincendo, a tavolino, la finale programmata con l'Al-Hilal. Risultati =Primo turno= Gruppo 1 Le gare del gruppo 1, probabilmente costituito dalle squadre campioni d'Iran, Siria, Giordania, Yemen del Nord e Yemen del Sud, furono annullate a causa del ritiro delle partecipanti. Gruppi 2 e 3 * e qualificate al turno di semifinale come prima e seconda classificata della Coppa dei Campioni del GolfoAsian Club Competitions 1987/88, RSSSF. Gruppo 4 Squadra P.ti G V P S RF RS DR 8 4 4 0 0 23 2 +21 5 4 2 1 1 12 6 +6 5 4 2 1 1 12 10 +2 2 4 1 0 3 8 19 −11 0 4 0 0 4 3 21 −18 Gruppo 5 Squadra P.ti G V P S RF RS DR 3 2 1 1 0 7 0 +7 2 2 0 2 0 1 1 0 1 2 0 1 1 1 8 −7 Gruppo 6 Squadra P.ti G V P S RF RS DR 5 3 2 1 0 10 1 +9 4 3 2 0 1 8 3 +5 3 3 1 1 1 3 5 −2 0 3 0 0 3 4 16 −12 Gruppo 7 Squadra P.ti G V P S RF RS DR 4 2 2 0 0 5 0 +5 2 2 1 0 1 2 3 −1 0 2 0 0 2 1 5 −4 Gruppo 8 Asian Club Championship 1987 Squadra P.ti G V P S RF RS DR 2 2 1 0 1 2 1 +1 2 2 1 0 1 1 2 −1 Semifinali= Gruppo A Squadra P.ti G V P S RF RS DR 4 2 2 0 0 6 1 +5 2 2 1 0 1 7 3 +4 0 2 0 0 2 1 10 −9 Gruppo B Squadra P.ti G V P S RF RS DR 4 3 2 0 1 4 2 +2 4 3 1 2 0 3 2 +1 3 3 1 1 1 3 3 0 1 3 0 1 2 1 4 −3 Finale La finale del torneo, la cui prima data fu programmata a Yokohama per il 23 gennaio 1988, vide il ritiro dell'Al-Hilal a causa di alcuni dissensi con l'AFC in merito ai direttori di gara e al luogo第2期 アジアクラブ選手権の復活とカップウィナーズ選手権 designati per l'incontro. Note Voci correlate AFC Champions League Categoria:Calcio nel 1987
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Liriomyza prompta - Species: Liriomyza prompta Liriomyza prompta , 2014 Category:New species 2014
1013918
Manilla lafondiana - Species: , 2002 [original description] Category: Arnaldo Bordoni taxa
510152
Agononida andrewi - Species: * (, 1994) * WoRMS (2020). Agononida andrewi (Macpherson, 1994). Accessed at: https://www.marinespecies.org/aphia.php?p=taxdetails&id;=392152 on 2020-05-08 \---- Category:Enrique Macpherson taxa
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The Luck o' the Foolish - The Luck o’ the Foolish è un cortometraggio statunitense del 1924, diretto da Harry Edwards, con Harry Langdon. Trama Lo zio di Marcie avrebbe potuto trovare un’ottima opportunità di lavoro per il marito della nipote, Harry, se solo avesse avuto a disposizione una iniziale consistente somma di denaro, che Harry, in compagnia della moglie, gli sta portando. Per raggiungere il parente la coppia intraprende dunque un lungo viaggio in treno. Dopo una faticosa sistemazione nelle cuccette, il mattino successivo il vagone viene turbato dal concitato inseguimento che lo sceriffo intraprende nei confronti del noto criminale Dan McGrew, che tuttavia gli sfugge. Del trambusto approfitta il disonesto Frank, in viaggio sullo stesso treno con l’amica Maddie, per sottrarre il portafoglio alla coppia. A Harry non resta che riprendere l’occupazione consueta, quella non certo remunerativa di vigile urbano. Durante una ronda notturna egli si trova a passare in prossimità dell’abitazione di Maddie che, insieme a Frank, sta dando un ricevimento. Nella casa si trova casualmente anche Marcie, nella sua attività di sarta rammendatrice a domicilio: qui ella vede con stupore cadere dalle tasche di Frank il portafoglio rubatole, e riesce inizialmente con l’astuzia a riprenderne possesso. Ma l’affare si complica quando il latitante McGrew penetra nella casa: dovrà intervenire Harry a recuperare fortunosamente il maltolto e a sbaragliare McGrew. Altri progetti Collegamenti esterni
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Tangvayosaurus - Species: † Tangvayosaurus , , , , , , , , , , & , 1999 : Tangvayosaurus hoffeti , , , , , , , , , , & , 1999 : from , the place where the holotype was found + Ancient Greek σαῦρος (saûros, “lizard”). [ et al., 1999: page 610] * Category:Ronan Allain taxa Category:Philippe Taquet taxa Category:Octávio Mateus taxa
128564
varā - locativo di vara
583694
degasato - participio passato di degasare ; de | ga | sà | to :*:
8735077
Fresh Kill - Fresh Kill è il settimo album in studio da solista del rapper italiano Metal Carter, pubblicato e distribuito dalla Time To Kill Records a partire dal 16 Ottobre 2020. Il disco L'album è stato interamente registrato, mixato e masterizzato al Neter Sound Studio di Roma. Tutte le tracce sono state prodotte da Akira Beats. La copertina è stata invece realizzata da Scarful, storico collaboratore di molti artisti provenienti dal Truceklan. Le voci su un nuovo disco di Metal Carter sono cominciate quando il rapper attraverso il proprio canale YouTube ha pubblicato il video del singolo "Non scherzo" il 28 Ottobre 2019. Il 19 Novembre successivo il rapper ha annunciato, sempre tramite un video su YouTube, di essere al lavoro su due dischi diversi: uno al 3Tone Studio insieme a Depha Beat (come il precedente) ed un altro al Neter Sound Studio insieme ad Akira Beats, ed inaugura una campagna Crowdfunding a sostegno del secondo progetto. Il giorno stesso, tramite un post su Instagram ha svelato che quest'ultimo prenderà il nome di "Fresh Kill". Il 26 Maggio 2020 viene pubblicato su YouTube il video di "Chiarimenti", singolo in collaborazione con Davide Toffolo, leader dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Il 4 Settembre, infine, Metal Carter ha annunciato copertina e data di uscita di Fresh Kill, fissata al 16 Ottobre, e vengono aperti i pre-order del disco e del relativo merchandise sul sito della Time To Kill Records. Come anteprima del disco viene pubblicato su YouTube il 20 Settembre il video di "Death To Pigs", terzo singolo estratto dall'album e contenente nel finale un dialogo tratto dal film "Il giustiziere della notte n.2". Fresh Kill si differenzia dagli altri lavori di Metal Carter per via di un approccio molto più street e Gangsta in confronto ad esempio al precedente Slasher Movie Stile, che trattava tematiche più orrorifiche e splatter. Temi ricorrenti del disco sono infatti quelli della vita di strada, della criminalità, della violenza e della giustizia. L'album inoltre, come viene riportato nel booklet del CD e nella retrocopertina del vinile, è dedicato a tutte le persone che hanno subito ingiustizie di qualsiasi tipo. "Fresh Kill è il vostro riscatto" conclude il rapper. Ospiti del disco sono Young Signorino, Danno dei Colle Der Fomento, Esa, Pacman XII dei Do Your Thang, Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, Sick Boy Simon dei Dirty Dagoes e lo storico amico Santo Trafficante. Il 4 Novembre infine è stato caricato su YouTube il video di "Armata Mimetica", reso però pubblico a partire dal 17 dello stesso mese. Tracce Note
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desunta - participio passato femminile singolare di desumere :*: *
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Manara Valgimigli - Biografia Nacque a San Piero in Bagno, frazione di Bagno di Romagna, nella provincia di Forlì-Cesena. Era figlio di un maestro elementare che, originario di Modigliana, si era trasferito in quel luogo per motivi di lavoro. La madre, scomparsa nel 1887 quando lui aveva solo undici anni, era la figlia del titolare della farmacia dell'ospedale Angioloni di San Piero. Studiò presso il liceo classico di Lucca, dove la famiglia si era trasferita quando il padre era stato promosso ispettore. Fu allievo di Giosuè Carducci all'Università di Bologna, una tappa "determinante per la sua formazione umanistica, assieme all'amicizia di Renato Serra e di Alfredo Panzini".Walter Della Monica, Poeti e scrittori di Romagna, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2005, p. 46. Dopo la laurea, conseguita nel 1898, insegnò in svariati licei italiani, fino a quando, nel 1922, vinse il concorso per la cattedra di letteratura greca all'Università di Messina. Insegnò poi all'Università di Pisa ed infine in quella di Padova, ove rimase fino al 1948. Amava farsi chiamare "maestro di scuola" e lasciò un gran numero di allievi, tra cui il bizantinista e paleografo Elpidio Mioni.Giannino Zanelli, Il Resto del Carlino, 29 agosto 1965. Fu poi direttore della Biblioteca Classense di Ravenna dal 1948 al 1955 dove "indossava un camice bianco che lo faceva assomigliare a un medico".Claudio Marabini, I Grandi di Romagna, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1990, p. 152. Dal secondo dopoguerra scrisse con regolarità sulla terza pagina de Il Resto del Carlino con uno stile che Giovanni Spadolini definì "terso e sereno, con classica perfezione".Giovanni Spadolini, Il suo e il nostro 'Carlino, Il Resto del Carlino, 29 agosto 1965. I suoi elzeviri saranno raccolti in volumi. Valgimigli arrivò a Ravenna e alla Biblioteca Classense non più giovane - nel 1948 aveva 72 anni - negli anni del dopoguerra e della ricostruzione. Pochi mesi prima, verso la fine della sua carriera universitaria, era stato invitato ad una residenza “perpetua” dalla Scuola Normale di Pisa che gli offriva alloggio ed ospitalità, chiedendo in cambio solo la sua biblioteca; qualche mese dopo ancora l'Università di Padova gli offriva la continuazione dell'insegnamento. Il rettore dell'ateneo patavino gli scrisse che il suo magistero era universalmente definito “incomparabile e non sostituibile”. Ma Valgimigli scelse di trasferirsi a Ravenna e alla Classense. Racconterà poi il motivo di questa scelta: “io vi andai anche attratto, nei miei amori di filologo classico, dal celeberrimo codice, detto appunto "il Ravennate", della fine del secolo decimo, che il cremonese abate Pietro Canneti, dei frati camaldolesi, comperò a Pisa, e che contiene, con scolii marginali e interlineari, tutte le undici commedie di Aristofane che ci rimangono"; il manoscritto è il 429, l'Aristofane oggi detto "Ravennate".Della biblioteca classense aveva fatto la sua casa, come scrive Marino Biondi nel suo saggio Le opere e i giorni a corredo della mostra che gli venne dedicata nel 1993. Alla Classense Valgimigli donerà la sua biblioteca personale di più di fra volumi e opuscoli - che riflettono la sua attività di filologo, di traduttore ed interprete dei grandi classici, di pedagogo. La vita familiare fu costellata di lutti, descritti nelle pagine di memorialistica: nel 1904 la morte della prima moglie, nel 1918 quella del primogenito Bixio, a soli sei anni, e poco dopo scomparvero la seconda moglie e la figlia Erse, anche lei filologa classica.Franca Strocchi, Personaggi della vita pubblica di Forlì e circondario, Urbino, Edizioni Quattroventi, 1996, p. 865. Morì nel 1965 a Vilminore, una località turistica montana in provincia di Bergamo, dove si trovava nella villa del figlio Giorgio. È sepolto nel piccolo cimitero di Sant’Anna ad Asolo insieme alla moglie, alla figlia e al figlioletto Bixio. La sua tomba è accanto a quella di Eleonora Duse. Scelte politiche Nel periodo bolognese frequentò circoli repubblicani e socialisti, maturando un fermo anticlericalismo e nello stesso tempo "un socialismo umanitario alla Pascoli".M.Biondi, Valgimigli e il tempo del Carducci, Bagno di Romagna, Centro di Studi Storici, 1991, p. 283. Nel 1898 cercò di arruolarsi con i volontari garibaldini per andare in Grecia ma fu riformato alla visita medica.Franca Strocchi, op. cit., p. 865. Fu poi antifascista (firmò nel 1925 il Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Croce) scontando la sua opposizione al regime con il carcereFranca Strocchi, op.cit., p. 865.. Era iscritto al Partito Socialista Italiano; fu amico di Pietro Nenni e di Sandro Pertini. Omaggi Nel 1988 è stata costituita a San Piero in Bagno l'associazione Centro Studi Valgimigliani che ha promosso tra l'altro la pubblicazione del carteggio tra Marino Moretti e Valgimigli (1935-1965) Cartolinette oneste e modeste (a cura di R. Greggi e S. Santucci, Bologna, Pàtron Editore, 2000). Gli sono state dedicate una strada a Pisa, una a Coreglia Antelminelli (LU), una nella sua San Piero in Bagno, nel comune di Bagno di Romagna (FC), e una a Vilminore di Scalve (BG), comune bergamasco nel quale gli è stata intitolata anche la biblioteca. Ha il suo nome anche la biblioteca di Santo Stefano, in provincia di Ravenna e il Liceo delle Scienze Umane “Manara Valgimigli” di Rimini (RN). Riconoscimenti Nel 1965 il suo libro Poeti e filosofi di Grecia, edito da Sansoni, vinse il Premio Viareggio nella categoria Saggistica. Opere =Autore= Saggi di filologia Sull'attività di Valgimigli in quanto filologo, penetrante il giudizio di Enzo Degani, che lo definisce "lettore di poesia tutt'altro che svenevole, interprete quanto mai felice di poeti e filosofi di Grecia".E. Degani, "Italia", in La filologia Greca nel secolo XX, p. 1089. Di particolare interesse l'allora non comune trasversalità degli interessi di lettura, che spaziò da temi tradizionali per la letteratura e la filologia greche, a scelte più schiettamente filosofiche (versioni dall'opera platonica, che sostituì quella sistematica ma veramente obsoleta di R. Bonghi). Quest'interesse dal significato personalissimo entrerà influenzando non soltanto la sua opera critica e di filologo, ma i numerosi contributi di elzevirista e biografo culturale. Da citare senz'altro il contributo alla ricostruzione della scuola bolognese carducciana e delle abitudini umane e critiche di Carducci letterato e docente. Raccolte di elzeviri * Il mantello di Cebète, Padova, Le Tre Venezie, 1947 (considerato il capolavoro del Valgimigli prosatore); * La mula di don Abbondio, 1954; * Colleviti, Milano, Mondadori, 1959. Saggi di altri argomenti * Uomini e scrittori del mio tempo, Firenze, Sansoni 1943 (seconda edizione 1965) Traduttore Molte delle sue magistrali traduzioni (Sofocle, Eschilo, Saffo, Platone e Aristotele) sono ancora in uso nel teatro e nei testi scolastici, soprattutto quella del Fedone di Platone, pubblicata per la casa editrice Sandron di Palermo e basata sulla collezione Graecia Capta (1938). Sull'attività di Valgimigli come traduttore si legga il giudizio di Vincenzo Di Benedetto: "Singolare [...] è la capacità di rifuggire da ogni tentazione di 'effetto' esterno, sonante, declamatorio (una tentazione che invece inquina le traduzioni di un Ettore Romagnoli o di un Bignone). E in più, rispetto a esiti pur felici nella loro smaliziata modernità, quali le versioni di un Quasimodo, la presenza costante di un retroterra filologico, di una percezione professionale delle valenze inscritte nella parola, nel nesso, nel costrutto antichi" (V. Di Benedetto, Valgimigli traduttore dell'Orestea, in Introduzione a Eschilo, Orestea, Milano, Rizzoli, 1980 [BUR L 257], p. 40). Curatore Valgimigli curò l'edizione nazionale delle Lettere del Carducci (8 volumi, 1952-1960), l'edizione dei Carmina di Giovanni Pascoli (Milano, Mondadori, 1951), con Carlo Muscetta l'edizione delle Opere di Vincenzo Monti (Milano-Napoli, Riccardi, 1963), con E. Bolisani La corrispondenza poetica di Dante Alighieri e Giovanni del Virgilio (Firenze, Olschki, 1963). Note Bibliografia Giuseppe Pellegrino, Un maestro bibliotecario: Manara Valgimigli alla Classense, Accademie e Biblioteche d'Italia, 1947. * Giovanni Mesini, Manara Valgimigli a Ravenna, Ravenna, Longo, 1966. * Lento Goffi, Omaggio a Manara Valgimigli, Atti del seminario di studi di Vilminore di Scalve, 1970 * Ettore Bonora (a cura di), "Manara Valgimigli" in Dizionario della Letteratura Italiana, Milano, Rizzoli, 1977 * Maria Vittoria Ghezzo, Studi e ricordi, Milazzo, Spes, 1977. * Ettore Mazzali, “Manara Valgimigli”, in AA. VV., Letteratura italiana. I critici, vol. IV, Milano, Marzorati, 1987. * Claudio Marabini, Manara Valgimigli in I Grandi Romagna, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1990. * Marino Biondi, Valgimigli e il tempo del Carducci in La Val di Bagno in età medioevale e moderna, Bagno di Romagna, Centro di studi storici, 1991.pp. 2437–2458. * Antonio Carrannante, "Manara Valgimigli (1876-1965) 'uomo di scuola' ", in Otto/Novecento, 1994, 1, pp. 181–198. * Vincenzo Di Benedetto, "Valgimigli traduttore dell'Orestea", in Introduzione a Eschilo, Orestea, Milano, Rizzoli, 1980 (BUR L 257), pp. 39–41. * Alessio Catania, Roberto Greggi (a cura di), Le opere e i giorni di Manara Valgimigli: classicità umanesimo nella cultura italiana del Novecento, Bologna, Il Nove, 1993. * Franca Strocchi, Manara Valgimigli in Personaggi della vita pubblica di Forlì e circondario, Urbino, Edizioni Quattroventi, 1996. * Antonello Nave-Giorgio Ronconi, Quando la sera cala. Un carteggio tra Manara Valgimigli e Giuseppe Fatini (1956-1962), in «Atti e Memorie dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti già dei Ricovrati e Patavina», CXXIV (2011-2012), III, pp. 155–190. * Antonello Nave, Un’amicizia senile: Manara Valgimigli e Giuseppe Fatini, in «Padova e il suo territorio», XXVII, 158, agosto 2012, pp. 32-35. * Walter Della Monica, Manara Valgimigli in Poeti e scrittori della Romagna, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2015. Altri progetti Collegamenti esterni * Manara Valgimigli, in Cesena today. * Categoria:Saggisti italiani del XX secolo Categoria:Studenti dell'Università di Bologna Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Messina Categoria:Professori dell'Università di Pisa Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Padova Categoria:Politici del Partito Socialista Italiano Categoria:Scrittori italiani del XX secolo Categoria:Vincitori del Premio Viareggio per la saggistica Valgimigli Categoria:Elzeviristi Categoria:Traduttori dal greco antico Valgimigli Valgimigli
5500445
Karl Culmann - Fino al 1847 fu direttore dei lavori infrastrutturali al Fichtelgebirge; docente al politecnico di Zurigo, lo diresse dal 1872 al 1885. È considerato il padre della statica grafica. Altri progetti Collegamenti esterni
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Liga Leumit 2016-2017 (pallacanestro) - La Liga Leumit 2016-2017 è stata la 61ª edizione della seconda divisione israeliana di pallacanestro maschile. La 17ª edizione con il nome di Liga Leumit. Classifica finale # Teams P V P PF PS Pt Qualificate 1 Maccabi Ra'anana 26 18 8 2104 1926 44 Playoff 2 Hapoel Kfar Saba 26 18 8 2112 2028 44 Playoff 3 Hapoel Be'er Sheva 26 17 9 2210 1922 43 Playoff 4 Ironi Nes Ziona 26 16 10 2108 1909 42 Playoff 5 Hapoel Ramat Gan Givatayim 26 16 10 2055 1980 42 Playoff 6 Maccabi Rehovot 26 16 10 2056 1972 42 Playoff 7 Ironi Kiryat Ata 26 15 11 2060 1980 41 Playoff 8 Maccabi Hod HaSharon 26 15 11 2194 2125 41 Playoff 9 Hapoel Afula 26 12 14 2015 2024 38 Playout 10 Hapoel Haifa 26 10 16 2119 2167 36 Playout 11 Hapoel Migdal HaEmek 26 10 16 2117 2212 36 Playout 12 Hapoel Galil Elyon/Kiryat Shmona 26 10 16 2088 2189 36 Playout 13 Ramat HaSharon 26 5 21 1914 2230 31 Playout 14 Ironi Ramat Gan 26 4 22 2094 2382 30 Playout Playoffs Playouts # Teams P V P PF PS Pt Qualificate 1 Hapoel Afula 31 17 14 2521 2404 48 2 Hapoel Haifa 31 13 18 2537 2565 44 3 Hapoel Migdal HaEmek 31 13 18 2602 2702 44 4 Hapoel Galil Elyon 31 11 20 2492 2648 42 5 Ramat HaSharon 31 8 23 2370 2663 39 Retrocesse 6 Ironi Ramat Gan 31 4 27 2545 2942 35 Retrocesse Collegamenti esterni Categoria:Pallacanestro nel 2016 Categoria:Pallacanestro nel 2017 Liga Leumit 2016-2017
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1\. Frauenfußballclub Turbine Potsdam 71 2016-2017 - Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la sezione di calcio femminile del 1. Frauenfußballclub Turbine Potsdam 71 nelle competizioni ufficiali della stagione 2016-2017. Stagione Maglie e sponsor Organigramma societario Rosa Rosa, ruoli e numeri di maglia come da sito ufficiale e sito della Federcalcio tedesca (DFB). Calciomercato = Sessione estiva Acquisti R. Nome da Modalità C Anna Gasper definitivo C Sarah Zadrazil definitivo A Eseosa Aigbogun definitivo A Lara Prašnikar definitivo Cessioni R. Nome a Modalità D Maruschka Waldus definitivo C Patricia Hanebeck definitivo C Amela Kršo definitivo A Ilaria Mauro definitivo Sessione invernale Acquisti R. Nome da Modalità D Marina Georgieva Cessioni R. Nome a Modalità Risultati = Frauen-Bundesliga = Girone di andata Girone di ritorno = DFB-Pokal = Statistiche = Statistiche di squadra Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR Frauen Bundesliga 50 11 8 0 3 23 8 11 4 1 6 19 8 22 16 2 4 42 16 +26 DFB-Pokal der Frauen - - - - - - - 1 0 1 0 1 1 1 0 1 0 1 1 0 Totale - 11 8 0 3 23 8 12 4 2 6 20 9 23 16 3 4 43 17 +26 Andamento in campionato = = Statistiche delle giocatrici = Note Collegamenti esterni
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Abyssarya - Species: Abyssarya & , 2018 :: Abyssarya acus & , 2018 (type by original designation) :: gender feminine : [original description: p. 577] Category:Paulo Bonifácio taxa Category:Lenaick Menot taxa
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Lotta ai Giochi della XXI Olimpiade - I tornei di lotta ai Giochi della XXIII Olimpiade si sono svolte dal 21 al 31 luglio 1976 al Centre Pierre Charbonneau di Montréal in Canada. Sono stati messi in palio 20 titoli: 10 di lotta libera e 10 di lotta greco-romana, tutti maschili. Nazioni partecipanti Hanno preso parte alle competizioni 330 lottatori in rappresentanza di 41 comitati olimpici nazionali. * (3) * (3) * (2) * (2) * (20) * (15) * (9) * (5) * (12) * (1) * (7) * (5) * (7) * (4) * (18) * (17) * (1) * (8) * (20) * (1) * (2) * (13) * (4) * (2) * (3) * (2) * (2) * (1) * (14) * (3) * (5) * (19) * (5) * (11) * (20) * (8) * (11) * (20) * (4) * (15) * (6) Uomini Evento Oro Argento Bronzo Lotta libera Lotta libera Lotta libera Lotta libera Lotta libera Lotta libera Lotta libera 48 kg (dettagli) Hasan Isaev Roman Dmitriyev Akira Kudo 52 kg (dettagli) Yuji Takada Aleksandr Ivanov Jeon Hae-Sup 57 kg (dettagli) Vladimir Yumin Hans-Dieter Brüchert Masao Arai 62 kg (dettagli) Yang Jung-Mo Zevegiin Oidov Gene Davis 68 kg (dettagli) Pavel Pinigin Lloyd Keaser Yasaburo Sugawara 74 kg (dettagli) Jiichiro Date Mansour Barzegar Stanley Dziedzic 82 kg (dettagli) John Peterson Viktor Novozhilov Adolf Seger 90 kg (dettagli) Levan Tediashvili Ben Peterson Stelică Morcov 100 kg (dettagli) Ivan Yarygin Russell Hellickson Dimo Kostov +100 kg (dettagli) Soslan Andiyev József Balla Ladislau Şimon Lotta greco-romana Lotta greco-romana Lotta greco-romana Lotta greco-romana Lotta greco-romana Lotta greco-romana Lotta greco-romana 48 kg (dettagli) Alexei Shumakov Gheorghe Berceanu Stefan Angelov 52 kg (dettagli) Vitali Konstantinov Nicu Gingă Koichiro Hirayama 57 kg (dettagli) Pertti Ukkola Ivan Frgić Farhat Mustafin 62 kg (dettagli) Kazimierz Lipień Nelson Davidyan László Réczi 68 kg (dettagli) Suren Nalbandyan Ștefan Rusu Heinz-Helmut Wehling 74 kg (dettagli) Anatoly Bykov Vítězslav Mácha Karl-Heinz Helbing 82 kg (dettagli) Momir Petković Vladimir Cheboksarov Ivan Kolev 90 kg (dettagli) Valery Rezantsev Stoyan Ivanov Czesław Kwieciński 100 kg (dettagli) Nikolai Balboshin Kamen Goranov Andrzej Skrzydlewski +100 kg (dettagli) Alexander Kolchinsky Aleksandar Tomov Roman Codreanu Medagliere Pos. Paese 1 12 5 1 18 2 2 0 4 6 3 1 3 3 7 4 1 3 2 6 5 1 1 0 2 6 1 0 2 3 7 1 0 1 2 8 1 0 0 1 9 0 3 3 6 10 0 1 1 2 10 0 1 1 2 12 0 1 0 1 12 0 1 0 1 12 0 1 0 1 15 0 0 2 1 Totale Totale 20 20 20 60 Note Altri progetti 21 Categoria:Sport ai Giochi della XXI Olimpiade Categoria:Lotta nel 1976 Categoria:Lotta a Montréal
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squilli - seconda persona singolare dell'indicativo presente di squillare # prima persona singolare del congiuntivo presente di squillare # seconda persona singolare del congiuntivo presente di squillare # terza persona singolare del congiuntivo presente di squillare # terza persona singolare dell'imperativo di squillare :*: :*: :*: :*: :*:
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San Lorenzo (Vittorio Veneto) - San Lorenzo è una frazione del comune di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Geografia fisica Si tratta di una delle più elevate borgate del comune: sorge infatti in un'area collinare a sudovest di Serravalle, protetta a nord e nordest dai monti Pedof (562 m s.l.m.) e Baldo (597 m) e a sud e sudest dai monti Piai (540 m) e Altare (450 m). Il territorio si mostra in gran parte coperto da boschi, mentre in prossimità del paese si concentrano i prati e i vigneti. La San Lorenzo vera e propria è attorniata da alcuni "borghi", insediamenti rurali tipici della zona: Borgo Villa, Borgo Vignola, Borgo Castagnè. Monumenti e luoghi d'interesse =Chiesa di San Lorenzo Ha origini assai antiche, tuttavia i primi riferimenti si hanno a partire dal XVI secolo. In passato rappresentava una cappellania dipendente dalla Cattedrale di Ceneda; nel 1605 fu eretta a curazia o parrocchia, sebbene il sacerdote non potesse risiedervi. La chiesa poté avere un tabernacolo e un battistero solo dal 1733. Si sa che anticamente l'edificio, in cui si custodivano le reliquie delle sante Modesta e Liberata, aveva una nicchia per coro e abside ed era circondata da un piccolo cimitero; la facciata era sovrastata da un sopralzo che reggeva una campanella. Si ha notizia di una riedificazione nel 1637, ma l'attuale edificio venne ricostruito tra il 1864 e il 1898 su iniziativa del parroco don Giovanni Mattana e finanziato, tra gli altri, dall'imperatrice Maria Anna d'Austria. Danneggiata durante la Grande Guerra, subì altri interventi di recupero, gli ultimi nel biennio 1953-1954, conclusi con la riconsacrazione dell'allora vescovo Giuseppe Zaffonato. A pianta rettangolare e a navata unica, delle opere che la ornavano ricordate il portale in bronzo di Carlo Balljana (1985) e la pala San Lorenzo in gloria di Giuseppe Modolo (1957). La parrocchia di San Lorenzo, detta "in Montagna" per distinguerla da altre omonime, è la più piccola della diocesi di Vittorio Veneto in termini di popolazioneScheda Parrocchia 'San Lorenzo in Montagna', dal sito della diocesi.Chiara Moretti, Ceneda, gli antichi oratori e il monte Altare, opuscolo turistico a cura della pro-loco.. Infrastrutture e trasporti La borgata è attraversata dalla SP 152 "dei Colli Settentrionali" (localmente denominata "via Bassano del Grappa" - "via San Lorenzo") che collega Vittorio Veneto con Colbertaldo di Vidor attraversando tutta la fascia collinare trevigiana compresa tra il Meschio e il Piave. Proprio al di sotto dell'abitato transita l'autostrada A27 attraverso la galleria "Monte Baldo" (1.865 m di lunghezza). Note Categoria:Frazioni di Vittorio Veneto
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þu - tu /ˈθuː/ ;þu * þū
82001
Back Orifice - Back Orifice, come la sua versione successiva, Back Orifice 2000, è un software per il controllo a distanza di un computer con sistema operativo Microsoft Windows. Con l'aiuto di plugin è possibile eseguire innumerevoli operazioni sul computer server, oltre a quelle già implementate. Caratteristiche Il software è spesso utilizzato come trojan horse, grazie ad una sua particolare caratteristica: questo software si installa e agisce sul computer da amministratore senza chiedere conferma e in modalità del tutto silenziosa. Il software, se esente da modifiche, viene rilevato da molti software antivirus per il pericolo potenziale che comporta. Funzioni Il programma permette di accedere via Internet o rete locale a un computer e: * Monitorare l'attività dell'utente. * Controllare mouse e tastiera del pc remoto. * Modificare il registro di sistema. * Accedere a webcam e microfono. * Aprire e chiudere i cassetti CD. Note Voci correlate Backdoor * Malware Collegamenti esterni * Categoria:Hacking Categoria:Software di rete Categoria:Tecniche di attacco informatico
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reinventereste - seconda persona plurale del condizionale presente di reinventare :*:
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Rhododendron petrocharis - Species: Rhododendron petrocharis *Rhododendron petrocharis , Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 17: 196. 1921. * (1921) Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 17: 196. *
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Giovanni Boldini - Biografia = Giovinezza Giovanni Boldini nacque il 31 dicembre 1842 a Ferrara, al n. 10 di via Volta Paletto (l'attuale via Savonarola) in una casa all'angolo con via delle Vecchie. Fu l'ottavogenito di Benvenuta Caleffi (1811-1879) ed Antonio Boldini (1799-1872): lei era una donna ferrarese pia e benestante, mentre lui era un artista nativo di Spoleto. Battezzato il giorno stesso della sua nascita nella chiesa di Santa Maria in Vado, Giovanni Giusto Filippo Maria Pasini - (l'ultimo nome in onore di Filippo Pasini) - aveva dodici fratelli: Beatrice (1830), Luigi (1832), Carlotta (1833), Filomena (1835), Maria (1837), Giuseppe (1839), Giovacchino (1841), Francesco (1844), Gaetano (1846), Anna (1848), Veronica (1850), e infine Pietro (1852). Soprannominato Zanin dalla famiglia, il piccolo Giovanni ricevette la cresima nel 1850 e, nel medesimo anno, fu accompagnato alla scuola elementare del quartiere San Domenico. Boldini, tuttavia, si interessò sin da giovane all'arte, tanto che a cinque anni aveva già fondato un rudimentale atelier nel granaio di famiglia. Temperamento indipendente, che mal tollerava ogni imposizione didattica, Boldini abbandonò prematuramente gli studi scolastici per imparare i primi rudimenti pittorici sotto la guida del padre Antonio, il quale seppe ben valorizzare il precoce talento del figliolo. La figura di Antonio, pittore purista attratto dai maestri del Quattrocento, fu infatti fondamentale per la preparazione pittorica di Giovanni Boldini. Formatosi nella bottega di un artista locale, Giuseppe Saroli, sappiamo che papà Antonio si trasferì a Roma per proseguire i propri studi all'Accademia di San Luca: nell'Urbe recepì le suggestioni dei Nazareni, della cerchia purista di Minardi e soprattutto della pittura quattrocentesca. Laborioso copista delle opere dell'officina ferrarese – le quali erano probabilmente smerciate da Filippo Pasini, titolare di un'importante bottega d'arte a Roma – Antonio Boldini era anche un appassionato pittore di matrice purista: il riverbero di quest'orientamento pittorico nell'ambiente ferrarese si deve proprio ad Antonio, che nel 1835 aveva anche collaborato a una rivista purista denominata Ape italiana copiandovi con minuta precisione la Resurrezione di Lazzaro di Garofalo, suo pittore prediletto. Fu proprio nell'ambiente emiliano che Zanin mosse i suoi primi passi, fruendo dell'insegnamento del padre, il quale pur essendo lontano da ricerche figurative personali si preoccupò di trasmettere al figlio-allievo una sicura dimestichezza con gli strumenti di lavoro, di cui ne è prova il piccolo Autoritratto che Giovanni Boldini eseguì nel 1856, all'età di quattordici anni. Notevole anche la copia della raffaellesca Madonna della seggiola che effettuò nel 1859 su commissione di Alessandro Gori. Due fattori, in particolare, favorirono la maturazione pittorica del Boldini, oramai divenuto un adolescente: innanzitutto l'esonero dal servizio militare di leva istituito nel neonato regno d'Italia, ottenuto per via della bassa statura (1,54 metri contro l'altezza minima richiesta di 1,55 metri), ma anche la cospicua eredità pervenutagli dallo zio paterno Luigi, il quale in assenza di discendenza diretta consegnò il proprio patrimonio finanziario e immobiliare proprio ai pronipoti, destinando a Giovanni Boldini la cifra di 29.260 lire. Con questo denaro Boldini scelse di allontanarsi da Ferrara, città i cui artisti, privi del desiderio di confrontarsi, continuavano a ripercorrere sentieri conosciuti e dall'esito artistico scontato, in un fluire sempre uguale di prodotti pittorici che non presentavano più alcun elemento d'interesse. Iniziò a trovare inadeguate anche le lezioni di Girolamo Domenichini e Giovanni Pagliarini, suoi maestri fino al 1862, e ben presto si rese conto di come la città natia offrisse ben poco al di fuori dell'esempio del padre e della nonna Beatrice Federzoni, titolare di un fiorente salotto letterario dal quale derivò un gusto contagioso per l'eleganza e la vita galante, destinato a divenire una fondamentale cifra stilistica nella sua vicenda pittorica. Firenze Insofferente alla vita di provincia, Boldini trovò in Firenze un ambiente assai stimolante sia dal punto di vista sociale, sia da quello artistico. Una volta stabilitosi al n. 10 di via Lambertesca nel 1862, Boldini si iscrisse subito all'Accademia di Belle Arti, dove ebbe come insegnanti Stefano Ussi ed Enrico Pollastrini e dove ebbe come condiscepoli il Vinea ed il Sorbi. Egli, pur apprezzando le lezioni dell'Ussi e del Pollastrini, volle andare oltre la mera disciplina accademica e, pertanto, iniziò a partecipare ai turbolenti incontri del caffè Michelangiolo che, nato col 1848, andava allora acquistando la sua celebrità e il suo carattere di ritrovo di artisti e di patrioti. Il caffè Michelangiolo era infatti frequentato assiduamente da una vivace schiera di pittori e intellettuali aggregatasi sotto il nome di «Macchiaioli». Erano costoro degli artisti che, memori delle esperienze pittoriche del paesaggismo francese, predicavano «un ammodernamento della pittura basato sull'osservazione diretta della natura da trascrivere attraverso un largo e potente fraseggio di luci e ombre, restituendo una speciale forza ottica capace di trasmettere verosimiglianza e vitalità al soggetto» (Tiziano Panconi, Sergio Gaddi). Era infatti opinione dei Macchiaioli che una pittura per potersi dire realistica dovesse riprodurre fedelmente le dinamiche percettive dell'occhio umano, il quale può «vedere» solo ricevendo stimoli luminosi. La luce, tuttavia, non è un'entità atmosferica completamente autonoma, siccome viene percepita solo attraverso modulazioni di ombre e di colori: ecco, allora, che la pittura deve strutturarsi su colori e ombre variamente graduati mediante l'impiego delle macchie, ovverosia larghe e corpose pennellate di colore puro (donde il termine «macchiaioli», coniato dalla stampa in senso spregiativo ma accettato entusiasticamente dal gruppo). L'esperienza macchiaiola fu senza dubbio stimolante per il Boldini, che in questo modo ebbe l'opportunità di costituire la solida tessitura luministica che caratterizzerà i suoi successivi dipinti francesi. Egli, pur aprendosi ad una trasformazione estetica così repentina (conviene sempre ricordare l'impostazione neoquattrocentesca dalla quale era partito a Ferrara), si pose tuttavia in maniera ambivalente rispetto all'entusiasmo naturalista dei colleghi e si sbilanciò piuttosto verso la ritrattistica, genere che apprezzava già negli esordi e che ora perseguiva con maggiore frequenza. A Firenze Boldini ritrasse amici e conoscenti, come Giuseppe Abbati, Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Diego Martelli, il Duca di Sutherland, Lewis Brown, le Sorelle Laskaraki: questa lista di ritratti fa capire come il Boldini a Firenze si attivò per tessere una fitta rete di relazioni influenti, la quale si rivelò poi cruciale per la sua successiva maturazione pittorica. Numerose, ovviamente, le amicizie formatesi sotto l'egida dei Macchiaioli: particolarmente profonde quelle con Michele Gordigiani (il più apprezzato ritrattista della Firenze granducale), Telemaco Signorini, Cristiano Banti (con cui visitò la reggia di Caserta) e Diego Martelli, anima intellettuale del gruppo (Boldini visitò assiduamente la vasta tenuta che il Martelli possedeva a Castiglioncello, dove ogni estate un folto gruppo di artisti si riuniva per discutere, ricrearsi, e dipingere). Ancora più fondamentali, tuttavia, furono i rapporti che Boldini intrattenne con i ricchi stranieri residenti a Firenze e che spesso lo accoglievano nelle proprie ville. Lo vediamo frequentare il principe russo Anatolio Demidoff, che gli aprì le porte della propria pinacoteca di San Donato Fiorentino, dove aveva raccolto un considerevole numero di dipinti di maestri contemporanei, soprattutto francesi. Importante fu anche l'amicizia con il francese Marcellin Desboutin, discreto calcografo e vivacissimo intellettuale che aveva istituito nella villa dell'Ombrellino a Bellosguardo «un vero e proprio avamposto della cultura d'oltralpe contemporanea, [dove ospitava] gli artisti francesi di passaggio a Firenze» (Panconi, Gaddi). In questa vasta schiera di aristocratici - la quale, ovviamente, gli garantiva proficue commissioni - un posto di tutto rilievo va riconosciuto ai Falconer, nobili inglesi che ospitarono più volte il giovane pittore nella loro villetta di Collegigliato, nelle immediate vicinanze di Pistoia. Nella cornice della campagna pistoiese ebbe inizio la storia d'amore che vide sentimentalmente legati il Boldini e Isabella Falconer, la quale subito divenne una munifica mecenate dall'artista. Boldini, dal canto suo, a lato dei piaceri carnali, non trascurò affatto la sua amicizia con il marito di lei, sir Walter, che invitandolo nel 1867 all'Esposizione Universale gli offrì la possibilità di vedere per la prima volta Parigi: più che Gérôme e Meissonnier, gli artisti di punta del Salon, egli ammirò soprattutto le opere del gruppo di Batignolles, con una particolare attenzione a Edgar Degas (artista che, d'altronde, soggiornò a lungo a Firenze). Un altro anno particolarmente significativo per il Boldini fu il 1866, quando ebbe l'opportunità di esporre alcune sue opere nel corso della Promotrice Fiorentina. Ne parlò Telemaco Signorini in un articolo sul Gazzettino delle arti del disegno: Londra e Parigi = L'ipotesi londinese Firenze appariva agli occhi di Boldini come una città densa di storia e di capolavori antichi ma refrattaria all'arte della contemporaneità. Quando con il soggiorno francese egli venne a contatto con codici e paradigmi diversi la Toscana iniziò ad andargli sempre più stretta, sino a quando - animato da una profonda irrequietezza - iniziò a viaggiare assiduamente. Dopo essersi recato in Costa Azzurra con la Falconer, eseguendovi Il generale spagnolo,Cfr. E. Camesasca: Boldini decise di accettare l'invito del signor Cornwallis-West e si recò a Londra. Grazie alla protezione di Cornwallis-West e del duca di Sutherland Boldini si inserì con successo nel bel mondo londinese, dal quale ricevette numerose commissioni: sono di questo periodo i ritratti della Duchessa di Westminster, di Lady Holland, della contessa di Listowel e di Lady Bechis, tutte opere perlopiù di piccolo formato dove Boldini si mostra assai sensibile alla lezione dei grandi ritrattisti inglesi del Settecento (come Hogarth e Gainsborough) e del rococò francese (primo fra tutti Fragonard).. Pur apprezzando Londra, Boldini iniziò a sentirsi maggiormente attratto da Parigi. Dopo la rovinosa disfatta franco-prussiana e con il consolidarsi della Terza Repubblica, la città francese accentuò sensibilmente il proprio carattere frizzante e cosmopolita, popolandosi di caffè, ampi viali alberati, musei, ristoranti e sale da ballo. Boldini individuava nella capitale francese una realtà libera, dinamica e moderna, dove poteva divertirsi «a guardare il brulichio della vita che scorre[va] negli enormi boulevard, nei vasti parchi e nelle grandi piazze» (Borgogelli). La vita artistica di Firenze, al contrario, appariva poco attraente al pittore, che vi riconosceva nel patrimonio architettonico e artistico un ottimo strumento formativo, congeniale alla formazione di un pittore, ma anche un ostacolo per l'espressione di stimoli artistici più liberi. Timoroso di essere limitato dai ristretti orizzonti della pittura regionale, nel 1871 Boldini lasciò Firenze, questa volta definitivamente, per recarsi a Parigi, individuandovi una «Mecca dell'arte e della vita» (Panconi, Gaddi) e una potenziale seconda patria. Il soggiorno parigino Trasferitosi definitivamente a Parigi nel 1871, Boldini si stabilì al n. 12 dell'avenue Frochot, condividendo la sua casa con Berthe, la sua prima modella francese. Solo successivamente si spostò al n. 11 di place Pigalle, ai piedi della collina di Montmartre, vero e proprio crocevia di artisti come gli Impressionisti che, come lui, erano animati da una spiccata insofferenza per gli accademismi. Anche Boldini, pur essendo a tratti distante dalla sensibilità cromatica e di luce degli Impressionisti, si accostò all'ambiente impressionista, intrecciando un'amicizia salda e proficua con Edgar Degas. Nel frattempo coltivò rapporti commerciali con Adolphe Goupil, un avveduto mercante d'arte che aveva riunito attorno a sé un'ambita scuderia di artisti come Giuseppe Palizzi, De Nittis ed Ernest Meissonier. Iniziando a lavorare presso la ditta Goupil Boldini riuscì a consolidare la propria affermazione professionale ed economica e a introdursi negli esclusivi ambienti artistici di Parigi: iniziò ad essere accettato anche a vari appuntamenti espositivi, come quelli del Salon agli Champ de Mars del 1874, dove suscitò molto interesse. Sotto l'egida di Goupil Boldini eseguì diverse opere, perlopiù quadri di genere e vedute di Parigi (a titolo di esempio, Place Pigalle, Place Clichy e le Vedute del parco di Versailles). Il genere al quale Boldini era più interessato era tuttavia il ritratto. A Parigi, infatti, egli si divideva tra un'intensa attività ritrattistica e gli svaghi e le frequentazioni concesse da una grande città, non disprezzando neanche i corteggiamenti amorosi (Luciano Caramel osserva, in tal proposito, che il pittore «più che nella Parigi intellettuale [...] si inserì in quella mondana»).. Ben presto, infatti, il pittore intrecciò una relazione sentimentale con la contessa Gabrielle de Rasty, della quale ci rimangono testimonianze pittoriche più che torride. Boldini, infatti, fu un assiduo frequentatore dei salotti cittadini, grazie ai quali riuscì a procurarsi numerosissime commissioni, con il relativo riconoscimento economico. Parallelamente il pittore effettuò vari viaggi: nel 1876 fu nei Paesi Bassi, dove meditò sulla tecnica pittorica di Frans Hals, nel 1889 visitò la Spagna e il Marocco con Degas, artista con il quale come già detto era legato da un'intima amicizia, e nel 1897 si spinse sino a New York per esporre nella galleria Wildenstein. Attorno al XX secolo la creatività di Boldini iniziò a diminuire mentre anche la Belle Époque volgeva al termine. Boldini tuttavia continuò a viaggiare (nel 1901 fu a Palermo, ove realizzò il ritratto di donna Franca Florio, esposto alla Biennale l'anno successivo) e a dipingere numerosi ritratti di nobildonne, e si moltiplicarono i riconoscimenti ufficiali (nel 1919 fu insignito del titolo di ufficiale della Legion d'onore e del titolo di grande ufficiale della Ordine della Corona d'Italia). Fu invitato varie volte alla Biennale di Venezia e nel 1895 ne fu membro del comitato di patrocinio. Nel 1917 perse quasi completamente la vista e con l'Europa, entrata nella prima guerra mondiale, si trasferì dapprima a Londra e poi a Nizza, per poi tornare a Parigi nel 1918. Il 29 ottobre 1929, quasi ottantottenne, il pittore sposò la giornalista italiana Emilia Cardona (1899-1977). Morì l'11 gennaio 1931 a Parigi al boulevard Berthier e, come richiesto nelle disposizioni testamentarie, fu sepolto nel Cimitero monumentale della Certosa di Ferrara. Le sue vicende biografiche sono note anche grazie alla Vie de Jean Boldini scritto dalla Cardona e pubblicato la prima volta nel 1931.. Stile L'eclettismo e la versatilità delle sue realizzazioni rendono Boldini un pittore difficilmente inseribile entro i ristretti orizzonti di una definita corrente artistica. La sua parabola artistica va quindi affrontata senza schemi precostituiti, siccome si inserisce in un arco temporale che attraversa le esperienze macchiaiole, il trionfo impressionista e lo stile simbolista, e si conclude al principio del Novecento, quando in Europa già dominavano le avanguardie storiche.. In seguito alla formazione ferrarese, durante la quale il giovane nutrì consistenti simpatie verso il Quattrocento (senza per questo disdegnare le soluzioni calde e sensuali della tradizione bolognese del Seicento), Boldini - come si è visto nel paragrafo Firenze - si trasferì in Toscana ed entrò in contatto con le opere macchiaiole di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e Cristiano Banti. Dopo l'approdo macchiaiolo le opere di Boldini iniziano a svolgersi secondo una linea sintetica e abbreviata, sull'esempio dei dipinti dei colleghi toscani. Già dopo poco tempo, tuttavia, emersero profonde divergenze tra la personalità artistica boldiniana e quella macchiaiola. Questi ultimi, infatti, amavano riprendere il dato naturalistico con pennellate intrise di una luce solare endogena, idonee per dare vita a dipinti statici e ritmicamente bilanciati. Boldini, al contrario, evitava le misure compassate e statiche dei Macchiaioli e, calandosi nella realtà in modo nuovo, disinvolto e dinamico, dava luogo a composizioni movimentate ed elettrizzanti, operando una dinamicizzazione che, con la sua nervosa spregiudicatezza, sembra quasi anticipare i futuri indirizzi dell'arte futurista. In aperta controtendenza con l'impostazione macchiaiola, inoltre, Boldini era votato alla ritrattistica e preferiva non cimentarsi sul plein air. I paesaggi, in effetti, rimangono una rara testimonianza all'interno dell'opera boldiniana, e anche se presenti denunciano apertamente l'autonomia stilistica del pittore ferrarese rispetto alla linea macchiaiola. Di seguito viene proposta l'analisi della critica d'arte Alessandra Borgogelli: Da queste premesse appare subito evidente come la fisionomia artistica di Boldini sia articolata e complessa. L'impetuosità e la violenza del suo tratto non vennero meno neanche dopo il trasferimento a Parigi, città al tempo interessata dalle novità degli Impressionisti, gruppo che nonostante le varie disomogeneità di sorta trascriveva la natura in modo sereno e contemplativo, facendo ricorso a virgolettature realizzate rigorosamente en plein air. Nonostante l'impegno impressionista Boldini preferì dedicarsi alla ritrattistica e stare al chiuso e, anche quando si cimentò nella raffigurazione di scorci urbani parigini, abiurò quel tranquillo ideale di quotidianità promosso da alcuni suoi colleghi (si pensi al De Nittis) e preferì inserirvi nuclei di squilibrio e di dinamicità, come i cavalli, i quali gli offrivano il pretesto per mobilitare il pennello lungo traiettorie scattanti e movimentate.. Dinamica è d'altronde la stessa fattura pittorica del Boldini, il quale attraversò più volte mutamenti stilistici anche profondi. Durante il cosiddetto «periodo Goupil», infatti, egli dovette adattare il proprio credo pittorico alle esigenze del mercato e perciò schiarì di colpo le sue luci, abbracciando in questo modo il gusto rétro di una borghesia che amava le citazioni della pittura francese del Settecento. Una volta interrotta la collaborazione con Goupil, invece, approfondì la sua indagine cromatica e si convertì a una tavolozza più scura, sanguigna, impostata sulle armonie dei grigi-argento, dei marroni e dei neri, sull'esempio dell'amico Degas e della pittura di Frans Hals e di Diego Velázquez.A differenza degli Impressionisti, che si cimentavano esclusivamente sul plein air considerando la natura come l'unico grande esempio da seguire, Boldini non era disposto a rinunciare all'esempio dei grandi maestri.. Prese così gradualmente forma la maniera distintiva del Boldini: febbrile, abbreviata, «affidata ora un facile brio e quasi arroganza del segno, ora alla raffinatezza dei toni elettrici e pungenti» (Enciclopedia dell'Arte, Einaudi). Fu questo lo stile che rese Boldini famoso: lo stesso pittore, una volta approdato a una fattura stilistica completamente autonoma, fu d'altronde ben lungi dal distaccarsene, salvo nella tarda maturità quando - complice la dissipazione delle energie creative e un'eccessiva fiducia nelle proprie abilità - realizzò opere che ripetevano meccanicamente e fiaccamente certi schemi artistici di cui egli stesso aveva già esaurito tutte le possibilità. Ciò malgrado, anche in quest'ultimissimo periodo Boldini licenziò dipinti più che validi, come le Vedute di Venezia del 1911 e il Ritratto di Franca Florio del 1924. Contenuti: la ritrattistica boldiniana = Aspetti generali Il genere pittorico che diede più fama al nome del Boldini fu senza dubbio quello del ritratto. Per il cavalletto del peintre italien de Paris, come era soprannominato, posarono avventori al caffè, passanti di strada, ma soprattutto i nomi più in vista della bella società parigina e internazionale. Il pittore, d'altronde, era pienamente inserito nel tessuto sociale parigino e seppe così consolidare la propria notorietà, grazie anche a serrati ritmi di lavoro (era solito lavorare dal primo mattino sino a sera inoltrata) e ad una naturale predisposizione a intrecciare relazioni sociali proficue e durature, soprattutto con coloro che si presentavano come potenziali committenti. Giacomo Puccini, Guglielmo Pampana, Vittorio Emanuele II, Vincenzo Cabianca, William Seligman, Sir Albert Kaye Rollit, Leopoldo Pisani, Robert de Montesquiou sono solo alcuni dei personaggi che passarono per l'atelier di Boldini, che proprio nei ritratti si impegnò in indagini estetiche condotte nel segno di una libertà espressiva pienamente moderna. Speciale menzione merita poi il Ritratto di Giuseppe Verdi, espressione della più matura stagione del Boldini, da porre senz'altro ai vertici più alti dell'iconografia verdiana. Ai ritratti femminili, i quali rivestono un ruolo tutto particolare nell'universo artistico boldiniano, verrà dedicata un'analisi specifica nel paragrafo successivo. Boldini, d'altro canto, era ben consapevole dell'inconsistenza morale e delle contraddizioni che serpeggiavano nella vita mondana parigina e, per questo motivo, sovvertì spesso il compito che il ritratto ufficiale doveva adempiere - ovvero, valorizzare la persona ritratta con un'esaltazione delle sue qualità intellettive e morali - conciliandovi un'acuta penetrazione psicologica. Era obbiettivo dell'artista cogliere e mettere in luce le peculiarità dell'animo umano e per questo motivo non esitò a lasciare emergere sulla tela la personalità dei soggetti ritratti attraverso sguardi fuggevoli ed eloquenti, o magari mediante l'aggiunta di particolari in grado di raccontare autonomamente una storia. Ecco, allora, che Boldini rinnega le pose statiche e rigide e, attraverso una rielaborazione volumetrica e prospettica dei gesti e degli atteggiamenti dei soggetti, preferisce cristallizzare i loro corpi in movimento, restituendo così immagini dinamiche ed elettrizzanti. I ritratti boldiniani hanno appunto l'obiettivo di cogliere l'attimo fuggente «irripetibile, carico di intensità che succede a un'azione ormai trascorsa e annuncia il divenire della successiva» (Panconi, Gaddi), nella convinzione che la vita va goduta hic et nunc nel pieno della sua esuberanza. Ecco che allora la joie de vivre diviene uno degli assi di lettura più eloquenti dell'opera boldiniana, così come osservato dal fotografo Cecil Beaton: «Boldini fu capace di trasmettere nello spettatore la gioia ispiratagli dalle assurdità che ritraeva: anche il più insopportabile dei suoi ritratti rivela un immenso divertimento!». Boldini consegue questa poetica con importanti accorgimenti stilistici: egli tende, per esempio, a «svuotare» i pieni per «infervorare» i vuoti conseguenti, operando un processo di sineddoche per il quale sulla tela vengono dipinti solo alcuni frammenti prescelti della realtà totale.. Le pennellate notevolmente allungate che Boldini impiega in questi ritratti - sia maschili che femminili - servono invece a immobilizzare nel tempo i movimenti degli effigiati, i quali per la loro levità sembrano soltanto affacciarsi momentaneamente agli occhi dell'osservatore, quasi come se potessero scomparire il momento successivo. Ne parla la critica d'arte Alessandra Borgogelli: Ritratti femminili Sono tuttavia le donne il soggetto più frequente della produzione ritrattistica boldiniana. Sulle poltrone stile Impero dell'atelier di Boldini sfilarono in effetti centinaia di donne di charme: nel repertorio delle «divine» più celebri - fu quello il termine coniato da Boldini per riferirsi alle proprie effigiate - risultano i nomi di Consuelo Vanderbilt, duchessa di Marlborough, della consorte di Jules-Louis Veil-Contessa di Leusse, dell'attrice Alice Regnault, della baronessa donna Franca Florio e della marchesa Luisa Casati. Boldini nei suoi ritratti non esita a valorizzare o esaltare la bellezza fisica della ritratta. Egli, infatti, sottrae le sue muse alla condizione di ordinaria quotidianità alla quale erano state destinate dalla pittura realista, e le sublima nelle proprie opere al di fuori di ogni realtà terrena. Questa trasfigurazione estetica, tuttavia, viene affiancata da un'attenta introspezione psicologica. Boldini, infatti, nei suoi ritratti non rinunciò a esprimerne le parti più intime delle loro personalità, lasciandone intravedere anche le pulsioni più autentiche, occulte o laceranti, spesso represse in nome dei codici morali del tempo. Ecco, allora, che nei ritratti boldiniani l'occhio dell'osservatore, dopo essersi soffermato sulle qualità estetiche del quadro, riesce in questo modo a trascendere l'esteriorità delle carni e delle vesti e a cogliere l'intima essenza delle donne effigiate, con tutta l'ampiezza e la complessità del loro spettro psicologico. L'artista, tuttavia, non si limita a «giocare sulle corde della sensibilità femminile» (Panconi, Gaddi) bensì capta anche la temperie femminista di un nuovo clima sociale, dove le donne acquisiscono finalmente visibilità, prestigio e legittimazione e sono desiderose di sottrarsi alle schematizzazioni mentali borghesi, rigide e mistificatorie, funzionali solo a una visione classista e patriarcale del mondo. Nei ritratti boldiniani questa sete di emancipazione viene definita specularmente all'abbigliamento delle «divine» ivi ritratte. In maniera perfettamente congeniale al mito della femme fatale così diffuso nella Belle Époque, Boldini veste le proprie muse con abiti sinuosi e raffinati che «celebrano la rinnovata snellezza dei corpi e risultano adeguati alle molteplici attività e libertà che, in rottura rispetto al passato, non sono più precluse alle donne» (Panconi, Gaddi).. Di seguito si riporta un'analisi del critico d'arte Tiziano Panconi, uno dei più autorevoli esperti dell'œuvre di Boldini: Opere Boldini eseguì numerosi ritratti, come Conversazione al caffè, Ritratto di donna Franca Florio, Ritratto di Giuseppe Verdi, Ritratto di Lady Colin Campbell, Ritratto di Madame Charles Max e Ritratto di Robert de Montesquiou e molti disegni a matita con soggetti sempre femminili. Mostre ed esposizioni Nel 2017 si tenne a Roma, al Complesso monumentale del Vittoriano, una grande mostra antologica su Giovanni Boldini, in seguito (2018) parzialmente trasferita alla Reggia di Venaria Reale. Organizzata in collaborazione con il Museo archives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia, la rassegna presentava centosessanta opere, pubblicando nel catalogo un carteggio con 40 lettere inedite e coinvolgendo con i prestiti oltre trenta musei internazionali. Nel 2019 il Palazzo dei Diamanti dedicò a Boldini una mostra dal titolo “Boldini e la moda” focalizzata sul rapporto del pittore con l’alta moda parigina della Belle Époque. Nel 2021, in occasione del novantesimo anno dalla morte, sono state allestite due mostre, una al Museo Mart di Rovereto, intitolata "Boldini, Il piacere" con centosettanta opere e l'altra al Castello Estense di Ferrara, incentrata su oli e disegni provenienti dal museo cittadino che porta il nome dell'artista. Nel 2022 ebbe luogo la prima retrospettiva dell'artista in Francia, al Petit Palais di Parigi, intitolata «Giovanni Boldini. Les plaisirs et les jours», dal 29 marzo al 24 luglio 2022.petitpalais.paris.fr. Note Bibliografia = Fonti *Matteo Smolizza (a cura di), Boldini. Il ritratto di Donna Franca Florio. Mondadori Electa, 2018. ISBN 978-88-918-1647-4. Approfondimenti * T. Signorini, L'esposizione di Belle arti della società d'incoraggiamento in Firenze in «Il Gazzettino delle arti e del disegno», 4, 9 febbraio 1867 * J.-E., Blanche, "L'Illustration", 5 dicembre 1931 * A. M. Brizio, Ottocento - Novecento, Torino, 1944 * B. Berenson, Pellegrinaggi d'arte, 1958 * * T. Panconi, Giovanni Boldini, l'uomo e la pittura, Pisa 1998, ISBN 88-7781-214-1 * T. Panconi, La Falconiera, un villino sulla via di Parigi, in: Antologia dei Macchiaioli: la trasformazione sociale e artistica nella Toscana di metà Ottocento, Pisa 1999. ISBN 88-7781-247-8 * B. Doria, Giovanni Boldini: catalogo generale dagli archivi Boldini, Milano, 2000 * F. Dini, In margine al centenario della scomparsa dell'insigne compositore: Boldini e Verdi, in Nuova Antologia, vol. 587, fascicolo 2220, Firenze 2001 * P. Dini e F. Dini, Giovanni Boldini 1842-1931. Catalogo ragionato, Torino, 2002. ISBN 88-422-1073-0 * T. Panconi, Giovanni Boldini: l'opera completa (Catalogo generale ragionato), Firenze, 2002. ISBN 88-7970-152-5 * T. Panconi, Giovanni Boldini, un geniale antipatico, in: L'Ottocento, indagini etiche e estetiche per il collezionista d'arte, Pisa 2005 * T. Panconi, Giovanni Boldini, documenti, dipinti inediti e due falsi eccellenti, in: L'Ottocento, indagini etiche e estetiche per il collezionista d'arte, Pisa 2005 * T. Panconi, Boldini, il pittore che amava le donne, in Il Tremisse Pistoiese, Pistoia 2008 * E. Lissoni, Giovanni Boldini, catalogo online Artgate della Fondazione Cariplo, 2010, CC-BY-SA. * * E. Cardona Boldini, G. Gelli, E. Piceni (a cura di), Mostra di Giovanni Boldini, (catalogo mostra Ferrara Casa Romei), Milano, 1963 * P. Dini, Giovanni Boldini, (catalogo mostra Pistoia Convento di San Domenico), Pistoia 1984 * E. Savoia (a cura di), presentazione: E. Riccomini Giovanni Boldini. Il dinamismo straordinario delle linee, (catalogo mostra Bottegantica), Bologna 1999 * E. Savoia (a cura di),Omaggio a Giovanni Boldini, (catalogo mostra galleria Bottegantica), Bologna 2001 * G. Belli (a cura di), Boldini, De Nittis, Zandomeneghi. Mondanità e costume nella Parigi fin de siècle, (catalogo mostra Trento, Museo di Arte Moderna e Contemporanea e Rovereto Palazzo delle Albere), Milano 2001. ISBN 88-8118-955-0 * E. Savoia (a cura di),G. Boldini. Dalla macchia alla sperimentazione dinamica, (catalogo mostra galleria Bottegantica), Bologna 2003 * F. Dini, F. Mazzocca, C. Sisi (a cura di), Boldini, (catalogo mostra Padova, Palazzo Zabarella e Roma GNAM), Venezia 2005. ISBN 88-317-8629-6 * F. Dini (a cura di), Boldini, Helleu, Sem. Protagonisti e miti della Belle Epoque, (catalogo mostra Castiglioncello, Centro per l'arte Diego Martelli - Castello Pasquini), Milano 2006. ISBN 88-7624-895-1 * T. Panconi (a cura di), Boldini Mon Amour, (catalogo mostra Montecatini Terme Tamerici), con presentazione del ministro per i beni e le attività culturali sen. Sandro Bondi, Pisa 2008. ISBN 978-88-6315-033-9 * F. Dini (a cura di), Boldini e gli italiani a Parigi. Tra realtà e impressione, (catalogo mostra Roma Chiostro del Bramante), Milano 2009. ISBN 978-88-366-1573-5 * S. Lees (a cura di), Giovanni Boldini nella Parigi degli Impressionisti, (catalogo mostra Ferrara Palazzo Diamanti), Ferrara 2009. ISBN 88-89793-02-3 * S. Bosi, E. Savoia (a cura di), Giovanni Boldini. Capolavori e opere inedite dall'atelier dell'artista, (catalogo mostra Milano Galleria Bottegantica), Milano 2011. ISBN 978-88-88997-52-0 * M. L. Pacelli, B. Guidi, C. Vorrasi (a cura di), Da Boldini a De Pisis. Firenze accoglie i capolavori di Ferrara, (catalogo mostra Firenze Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini), Ferrara 2013, ISBN 978-88-89793-23-7 * E. Savoia, F. L. Maspes (a cura di), Boldini parisien d'Italie, (catalogo mostra Milano GAM Manzoni), Milano, 2014, ISBN 978-88-909227-3-2 * B. Guidi (a cura di), Boldini e la moda, (catalogo mostra Ferrara, Palazzo dei Diamanti), Fondazione Ferrara Arte Editore, 2019, ISBN 978-88-89793-49-7 *T. Panconi e B. Avanzi (a cura di), con introduzione di V. Sgarbi, Giovanni Boldini. Il Piacere, catalogo della mostra al Museo Mart di Rovereto, Sagep Editori, Genova, 2020, ISBN 978-88-6373-734-9 *V. Sgarbi, T. Panconi, P. Di Natale, V. Gisella (a cura di), Boldini, dal disegno al dipinto, attorno alla contessa de Leusse, catalogo della mostra al Castello Estense di Ferrara, Edizioni Ferrara Arte, Ferrara, 2021, ISBN 978-88-89793-49-7 Voci correlate Giuseppe De Nittis * Impressionismo * Macchiaioli * Belle Époque Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Ritrattisti Categoria:Ufficiali della Legion d'onore Categoria:Grandi ufficiali dell'Ordine della Corona d'Italia
4936401
Palazzo Trevisan Cappello - Palazzo Trevisan Cappello è un palazzo veneziano sito nel sestiere di Castello, affacciato sul Rio di Palazzo di fronte a Palazzo Patriarcale, poco distante dalla Riva degli Schiavoni e da Piazza San Marco.. Al palazzo si accede superando il Ponte di Ca' Cappello, privato. Storia Il palazzo risale all'inizio del XVI secolo: fu commissionato dalla famiglia Trevisan a Bartolomeo Bon, seguace di Mauro Codussi.. Il palazzo nel 1577 arrivò nelle mani di Bianca Cappello, che ne fece dono al marito Francesco I de' Medici. Architettura È uno degli edifici architettonicamente più piacevoli del rinascimento veneziano. La sua facciata, contraddistinta dall'eccezionale numero di 37 aperture, si sviluppa su quattro piani, per i quali, fatta eccezione del piano terra, sono presenti un'esafora centrale e due coppie di monofore, una per lato.. Al piano terra si aprono tre portali ad acqua. La facciata è movimentata da disegni marmorei e dalla presenza di numerosi balconcini di differente aggetto. La pianta è atipica dato che il palazzo era diviso in due proprietà indipendenti. Note Bibliografia Voci correlate Pauly & C. - Compagnia Venezia Murano Altri progetti Collegamenti esterni Trevisan Cappello
957153
Plectris praecellens - Species: Plectris praecellens Plectris praecellens , 1969 [accessed on March 11, 2017] Category: Extant species
841826
Leung Ting - Biografia Leung Ting è un maestro di wing chun che iniziò la pratica con Leung Sheung, primo allievo di Yip Man a Hong Kong, per poi continuare con suo zio. Alla morte di quest'ultimo, nel 1972, cominciò ad insegnare wing chun nel Baptist College di Hong Kong, dove lui stesso era studente di anglistica e sinologia. Fino a quel momento il wing chun non aveva avuto larga diffusione, bensì era stato insegnato solo nell'ambito di ristrette cerchie familiari e in pochissime scuole di massa. Nel 1975 fu invitato per la prima volta in Europa da Keith R. Kernspecht, che divenne suo allievo, fondando così la federazione EWTO e registrando il marchio Wing Tsun. Da allora il loro wing chun, si è diffuso dapprima in Germania, poi nel resto d'Europa e in America. Leung Ting continua a insegnare nel suo quartier generale a Hong Kong, e varie volte l'anno compie viaggi in Europa e negli Stati Uniti. Presiede la International Wing Tsun Association (IWTA), cui afferiscono varie organizzazioni europee. Leung Ting è attivo anche nell'industria cinematografica, come istruttore e coordinatore di stunt men. Il 20 novembre 2009, Leung Ting viene condannato a due mesi di prigione per aver aggredito fisicamente la sua amante. Regina Lip Sik-ying dichiaro' che Leung Ting la spinse per terra, le sbatte la testa per terra, colpendola con un calcio nello stomaco per poi afferrarla per il collo. Leung dichiaro' invece che Lip cadde per terra sbattendo la testa dopo che lui la trascinò via dalla finestra da cui aveva minacciato di suicidarsi. Il 29 aprile 2010 Leung venne dichiarato innocente. Curiosità Fu maestro di Wing Chun di Jackie Chan. Note Voci correlate Arti marziali cinesi *Wing Chun *Yip Man *Keith R. Kernspecht *Emin Boztepe Collegamenti esterni * * [1]http://law.gaeatimes.com/2009/11/20/kung-fu-grandmaster- jailed-for-kicking-mistress-17409/ Categoria:Wing Chun L
8467343
Ghiacciaio Pūanu - Il ghiacciaio Pūanu è un ghiacciaio lungo circa 1 km situato nella regione centro-occidentale della Dipendenza di Ross, in Antartide. Il ghiacciaio, il cui punto più alto si trova a circa , si trova in particolare sul versante sud-orientale della dorsale Willett, nell'entroterra della costa di Scott, dove fluisce verso nord-est partendo dal versante meridionale della cresta Rose, dalla parte opposta del ghiacciaio Bryan, e scorrendo giù per il versante sud-orientale dei picchi Apocalypse, all'interno della valle di Papitashvili, terminando il proprio corso dopo circa 1 km, fin quasi ad arrivare sul fondo della valle di Barwick. Storia Il ghiacciaio Pūanu è stato mappato dai membri della spedizione Terra Nova, condotta dal 1910 al 1913 e comandata dal capitano Robert Falcon Scott, ma è stato così battezzato solo nel 2005 dal Comitato neozelandese per i toponimi antartici utilizzando la parola māori "pūanu" che significa "freddo intenso". Note Voci correlate Ghiacciai dell'Antartide Collegamenti esterni Pūanu, Ghiacciaio Pūanu, Ghiacciaio Pūanu, Ghiacciaio
354067
Exocelina creuxorum - Species: Exocelina creuxorum Exocelina creuxorum Wewalka, Balke & Hendrich, 2010 =cited sources * ; ; 2010: Dytiscidae: Copelatinae (Coleoptera). Pp. 45-128 in: & (eds.): Water beetles of New Caledonia (part 1). Monographs on Coleoptera, 3. ISSN: 1027-8869 [not seen]
518696
morfondons - prima persona plurale dell'indicativo presente di morfondre # prima persona plurale dell'imperativo di morfondre * vedi morfondre
1943226
Corosalia - Species: Corosalia , 1998: 2. : Corosalia tigrina , 1998, by monotypy. : . = = None. [accessed on September 01, 2023] Category:Manuel Ángel González-Sponga taxa
2917797
Carlo Micheluzzi - Biografia Attore, figlio d'arte e fratello di un altro attore (Leo Micheluzzi), inizia la sua carriera nel 1903 recitando nella compagnia veneta Zago-Borisi. Nel corso del tempo forma diverse compagnie di cui fanno parte nomi importanti come Gianfranco Giachetti, Cesco Baseggio e Gianni Cavalieri. Nel 1923 sposa l'attrice Margherita Seglin. Interpreta con successo testi di Carlo Goldoni e Giacinto Gallina e nell'ambito del teatro dialettale è uno dei pochi a muoversi con disinvoltura tra ruoli sia comici che drammatici, stimolando diversi autori a scrivere opere in veneto o a tradurre in dialetto quelle in lingua italiana. Grande interprete del teatro goldoniano e veneto, interpreta con la regia di Renato Simoni Le baruffe chiozzotte nel 1936, La famiglia dell'antiquario nel 1939, La putta onorata nel 1950 con la regia di Giorgio Strehler e L'avaro fastoso nel 1956. Dopo essere ritornato nel 1957 per alcuni anni a formare una compagnia con Baseggio, Micheluzzi lascia le scene nel 1961, accomiatandosi dal pubblico in quella che rimane la sua ultima recitazione: Il burbero benefico di Goldoni. Micheluzzi debutta nella maturità (1939) anche nel cinema interpretando gustosi ruoli come caratterista (in Ore 9: lezione di chimica è il facoltoso commendatore padre di Alida Valli e in Totò al giro d'Italia è il diavolo). Durante il periodo della Repubblica Sociale Italiana è uno dei pochi attori attivi nella cinematografia repubblicana sui set del Cinevillaggio a Venezia. Presente in diverse rappresentazioni di commedie goldoniane nei primi anni di attività della televisione, era il padre degli attori Tonino e Franco Micheluzzi. È morto a Venezia nel 1973. Filmografia Eravamo sette sorelle, regia di Mario Mattoli (1939) *Lo vedi come sei... lo vedi come sei?, regia di Mario Mattoli (1939) *Ore 9: lezione di chimica, regia di Mario Mattoli (1941) *Voglio vivere così, regia di Mario Mattoli (1941) *Avanti c'è posto..., regia di Mario Bonnard (1942) *La donna è mobile, regia di Mario Mattoli (1942) *Incontri di notte, regia di Nunzio Malasomma (1942) *Una storia d'amore, regia di Mario Camerini (1942) *C'è sempre un ma!, regia di Luigi Zampa (1943) *In due si soffre meglio, regia di Nunzio Malasomma (1943) *La locandiera, regia di Luigi Chiarini (1944) *Fiori d'arancio, regia di Hobbes Dino Cecchini (1944) *Peccatori, regia di Flavio Calzavara (1944) *Senza famiglia, regia di Giorgio Ferroni (1944) *I figli della laguna, regia di Francesco De Robertis (1945) *Trent'anni di servizio, regia di Mario Baffico (1945) *Il tiranno di Padova, regia di Max Neufeld (1946) *La gondola del diavolo, regia di Carlo Campogalliani (1946) *Sangue a Ca' Foscari, regia di Max Calandri (1947) *L'orfanella delle stelle, regia di Giovanni Zannini (1947) *Totò al giro d'Italia, regia di Mario Mattoli (1948) *Sul ponte dei sospiri, regia di Antonio Leonviola (1952) *La moglie è uguale per tutti, regia di Giorgio Simonelli (1955) *Le diciottenni, regia di Mario Mattoli (1955) Prosa televisiva I rusteghi di Carlo Goldoni, regia di Cesco Baseggio e Lydia C. Ripandelli, trasmesso il 1º gennaio 1958. *Il geloso avaro, regia di Cesco Baseggio e Lino Procacci, trasmesso il 17 febbraio 1958. *Se no i xe mati non li volemo, regia di Carlo Lodovici e Alberto Gagliardelli, trasmesso il 29 settembre 1958. *Il tramonto, regia di Carlo Lodovici e Alberto Gagliardelli, trasmesso il 27 ottobre 1958. Prosa teatrale Il campiello di Carlo Goldoni, regia di Renato Simoni, 1939. *La putta onorata di Carlo Goldoni, regia di Giorgio Strehler, Venezia, 20 luglio 1950. *Chi la fa l'aspetti di Carlo Goldoni, regia di Carlo Lodovici, 1959. Opere Carlo Micheluzzi, Sessant'anni di teatro, Rebellato, 1969 Bibliografia Gli attori, Gremese editore Roma 2003 Altri progetti Collegamenti esterni Micheluzzi, Carlo Categoria:Attori cinematografici italiani Categoria:Attori televisivi italiani
458723
Nazionale di calcio della Cecoslovacchia - La nazionale di calcio della Cecoslovacchia (Československá fotbalová reprezentace in , Česko-slovenské národné futbalové mužstvo in , tschechoslowakische Fußballnationalmannschaft in e csehszlovák labdarúgó- válogatott in ) è stata la rappresentativa di calcio della Cecoslovacchia. Vinse il campionato europeo del 1976 e disputò due finali del campionato del mondo (nel 1934 e nel 1962). La nazionale olimpica cecoslovacca si è aggiudicata un oro (1980) e un argento (1964). Vinse anche l'ultima edizione (1955-1960) della Coppa Internazionale. Prima di sciogliersi occupava il 19º posto del ranking FIFA (23 dicembre 1993). Storia Il debutto calcistico della nazionale cecoslovacca iniziò con un perentorio 7-0 contro la il 28 agosto 1920 ad Anversa (Belgio). Cinque anni dopo i cecoslovacchi rifileranno agli slavi nuovamente 7 gol, proiettandosi così tra le grandi del calcio internazionale. In effetti nella sua storia la Cecoslovacchia è stata una delle più grandi Nazionali del novecento tanto che durante gli anni venti, i calciatori della nazionale erano definiti i «maestri cecoslovacchi». Per due volte giunse in finale dei Mondiali di calcio, sconfitta in entrambi i casi: nel primo dall' nell'edizione 1934 (superata dagli azzurri 1-2 ai supplementari, nonostante l'iniziale vantaggio cecoslovacco siglato da Antonín Puč), nel secondo dal a Cile 1962 (sconfitta 1-3, e pure in questo caso era andata in vantaggio con Josef Masopust). In altre due edizioni iridate i cecoslovacchi uscirono a testa alta: nel 1938 cedettero ai quarti di finale solo dopo due incontri al Brasile del grande Leônidas, mentre nel 1990 si arresero sempre ai quarti alla futura campione del mondo. Agli Europei la Cecoslovacchia ha colto due terzi posti (1960 e 1980), ma soprattutto ha trionfato nell'edizione 1976. Alla fase finale in Jugoslavia, la Cecoslovacchia schierò una tra le più forti nazionali di sempre, in cui brillavano campioni del calibro di Anton Ondruš, Zdeněk Nehoda, František Veselý, Antonín Panenka e Ivo Viktor. Il team cecoslovacco giunse in finale contro la Germania, in una delle partite più spettacolari della storia dell'Europeo. Avanti di 2 gol dopo 25', i cecoslovacchi furono rimontati dai tedeschi, rischiando più volte di subire il 3-2, ma mantenendo i nervi saldi e portando la contesa ai rigori: qui Viktor parò la quarta conclusione tedesca di Uli Hoeneß, lasciando quindi tutto sui piedi di Panenka, che beffò Sepp Maier con un tiro a cucchiaio. Lo Stato della Cecoslovacchia si scisse nella Repubblica Ceca e nella Slovacchia il 1º gennaio 1993. La nazionale cecoslovacca rimase provvisoriamente "in vita" come rappresentativa unita delle due nuove nazioni, al fine di concludere le qualificazioni (fallite) al Mondiale di USA 1994, poi nacquero le federazioni ceca e slovacca. Il titolo sportivo della nazionale cecoslovacca è oggetto di discordanze fra le confederazioni internazionali: se la UEFA ne attribuisce l'eredità esclusivamente alla Repubblica Ceca, la FIFA lo divide a pari merito fra le due nazioni eredi. Si deve notare comunque che se da una parte la posizione della UEFA ha un riflesso estremamente concreto, assegnando ai cechi gli effetti della vittoria del titolo continentale del 1976, quella della FIFA rimane un'affermazione di pura teoria, non avendo la Cecoslovacchia mai vinto il titolo mondiale. Confronti con le altre nazionali Questi sono i saldi dalla Cecoslovacchia nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri. (Fonte:FIFA.com) Saldo positivo Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta 36 17 11 8 69 53 +16 15 giugno 1990 19 agosto 1992 28 aprile 1982 29 17 4 8 86 48 +38 27 aprile 1968 6 settembre 1935 19 ottobre 1966 27 16 7 4 61 29 +32 2 giugno 1993 14 novembre 1992 14 novembre 1971 26 14 6 6 58 36 +22 25 ottobre 1989 21 agosto 1991 27 marzo 1985 20 9 4 7 34 29 +5 4 aprile 1979 24 agosto 1988 4 settembre 1991 17 10 4 3 43 23 +20 27 marzo 1991 13 novembre 1974 27 maggio 1992 16 9 4 3 36 21 +15 16 ottobre 1985 6 ottobre 1982 5 giugno 1985 14 9 5 0 31 8 +23 1º giugno 1988 3 giugno 1987 - 12 6 3 3 15 10 +10 11 novembre 1987 8 settembre 1993 19 novembre 1980 12 7 1 5 29 14 +15 26 settembre 1979 18 maggio 1938 27 maggio 1987 12 7 1 4 15 11 +4 14 novembre 1990 16 aprile 1980 13 novembre 1991 10 7 2 1 24 5 +19 15 aprile 1981 15 novembre 1967 18 dicembre 1958 Saldo negativo Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta 42 9 12 21 71 101 -30 3 dicembre 1979 9 novembre 1977 12 settembre 1979 26 8 9 9 38 39 -1 16 novembre 1983 7 aprile 1984 19 giugno 1990 17 3 4 10 28 40 -12 29 aprile 1964 22 aprile 1992 1º luglio 1990 16 2 5 9 14 27 -13 23 giugno 1968 3 marzo 1982 18 dicembre 1991 13 4 3 6 14 15 -1 13 aprile 1974 23 aprile 1978 23 marzo 1988 13 5 2 6 19 17 +2 23 aprile 1986 25 settembre 1971 13 maggio 1987 13 2 3 7 15 25 -10 30 ottobre 1975 25 marzo 1992 25 aprile 1990 12 2 4 6 12 21 -9 24 aprile 1976 27 aprile 1988 28 ottobre 1981 Nota: la partita finita a i calci di rigore è considerata pareggio. Partecipazioni ai tornei internazionali Statistiche dettagliate sui tornei internazionali = Mondiali Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1930 Non partecipante - - - - 1934 Secondo posto 3 0 1 9:6 1938 Quarti di finale 1 1 1 5:3 1950 Non partecipante - - - - 1954 Primo turno 0 0 2 0:7 1958 Primo turno 1 1 2 9:6 1962 Secondo posto 3 1 2 7:7 1966 Non qualificata - - - - 1970 Primo turno 0 0 3 2:7 1974 Non qualificata - - - - 1978 Non qualificata - - - - 1982 Primo turno 0 2 1 2:4 1986 Non qualificata - - - - 1990 Quarti di finale 3 0 2 10:5 1994 Non qualificata - - - - Europei Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1960 Terzo posto 1 0 1 2:3 1964 Non qualificata - - - - 1968 Non qualificata - - - - 1972 Non qualificata - - - - 1976 Campione 1 1 0 5:3 1980 Terzo posto 1 2 1 5:4 1984 Non qualificata - - - - 1988 Non qualificata - - - - 1992 Non qualificata - - - - Olimpiadi Anno Luogo Piazzamento V N P Gol 1920 Anversa Squalificata \- - - - 1924 Parigi Ottavi di finale 1 1 1 6:4 1928 Amsterdam Non partecipante - - - - 1936 Berlino Non partecipante - - - - 1948 Londra Non partecipante - - - - Coppa Internazionale Anni Piazzamento V N P Gol 1927–1930 Terzo posto 4 2 2 17:10 1931–1932 Quarto posto 2 3 3 18:19 1933–1935 Quarto posto 2 4 2 11:11 1936–1938 Non terminata 3 1 3 16:20 1948–1953 Secondo posto 4 1 3 18:12 1955–1960 Campione 7 2 1 24:14 Tutte le rose = Mondiali = = Europei = = Giochi olimpici NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica. Coppa Internazionale = Commissari tecnici Palmarès : * Coppa Internazionale: 1 :1955-1960 Record individuali Queste sono le classifiche relative alle maggiori presenze e reti nella Cecoslovacchia: Note Altri progetti Collegamenti esterni
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BMW Sauber F1.08 - La BMW Sauber F1.08 è la terza vettura di Formula 1 prodotta dalla casa tedesca per il mondiale 2008, che ha regalato l'unica pole postion della squadra in Bahrain e la prima e unica vittoria al GP del Canada, entrambe con Robert Kubica, oltre che l'unica doppietta nella storia del team. A fine stagione sarà 3ª in campionato dietro a Ferrari e McLaren, con 135 punti e per i piloti, Robert Kubica si classifica 4º a 75 punti, a pari merito con Kimi Räikkönen, e Nick Heidfeld 6º a 60 punti. È stata la vettura più competitiva messa in pista dalla BMW. Risultati completi Note Altri progetti F1.08 BMW SauberF1.08
3592756
State Farm Women's Tennis Classic 2003 - Lo State Farm Women's Tennis Classic 2003 è stato un torneo di tennis giocato sul cemento. È stata la 4ª edizione del torneo, che fa parte della categoria Tier II nell'ambito del WTA Tour 2003. Si è giocato a Scottsdale (Arizona) negli USA dal 24 febbraio al 2 marzo 2003. Campionesse = Singolare Ai Sugiyama ha battuto in finale Kim Clijsters 3–6, 7–5, 6–4 Doppio Kim Clijsters / Ai Sugiyama hanno battuto in finale Lindsay Davenport / Lisa Raymond 6–1, 6–4 Collegamenti esterni
225759
Lycaena tityrus - Subspecies: Lycaena tityrus , 1761 Papilio tityrus , 1761 Category:Nikolaus Poda von Neuhaus taxa
346976
Allotinus (Paragerydus) substrigosus - Species: Allotinus (Paragerydus) substrigosus Subspecies: (Moore, 1884) : Burma, Mergui Archipelago. : ♂ probably in ZSI Logania substrigosa Moore, 1884: 22. *, 1986. A review of the Miletini (Lepidoptera: Lycaenidae). Bull. Br. Mus. nat. Hist. (Ent.) 53(1): 1–105. *, 1884. Descriptions of some New Asiatic Lepidoptera; chiefly from Specimens contained in the Indian Museum, Calcutta. J. asiat. Soc. Bengal, Pt II, 53(1): 16–52.
8381966
Sergio Sánchez - *Sergio Sánchez Cárdenas – cestista spagnolo *Sergio Sánchez – mezzofondista spagnolo *Sergio Sánchez Ortega – calciatore spagnolo *Sergio G. Sánchez – sceneggiatore e regista spagnolo *Sergio Sánchez Hernández – atleta paralimpico spagnolo
5594338
Deanna Miller - Apparve tra l'altro sulle copertine di Vogue in Portogallo e Russia; sfilò anche per Louis Vuitton, Stella McCartney, Tommy Hilfiger e Emanuel Ungaro e apparve per Victoria's Secret nel 2003Come da scheda su fmd. Posò anche per pubblicità di Garnier, L'Oréal e Yamamay. Apparve nei film Baciati dalla sfortuna e Henry XCome da scheda su Imdb. Agenzie Tra le agenzie che l'hanno rappresentata è da ricordare la Fashion Model Management di Milano, la Modelwerk e la Next Model Management a New York, Montreal, Parigi e Milano. Note Collegamenti esterni
972867
Odontolochus spinicollis - Species: (, 1871) [accessed on April 17, 2017] Category: Extant species
1681104
Gran Premio motociclistico della Malesia - Il Gran Premio motociclistico della Malesia è una delle prove che compongono il motomondiale e si svolge dal 1991. Fino al 1997 si svolse sul circuito di Shah Alam, nel 1998 sul circuito di Johor e dal 1999 a Sepang. Storia La prima edizione di questo GP era stata inserita come prova conclusiva del motomondiale del 1991 il 29 settembre; a quel punto i titoli delle varie classi erano però già stati matematicamente assegnati e, forse anche per questo motivo, oltre che per l'assenza di vari piloti infortunati, si registrò un numero piuttosto ridotto di partecipanti rispetto ai gran premi precedenti della stessa stagione La stagione 1991 su racingmemo.free. Nelle edizioni successive la data del gran premio venne invece portata a fine marzo-inizio aprile e faceva parte delle prime gare della stagione. I piloti con il maggior numero di vittorie sono: Valentino Rossi con 7, seguito da Max Biaggi, Mick Doohan e Dani Pedrosa con 5. Tra le case costruttrici il record di vittorie è appannaggio della Honda con 33 successi. Nell'edizione 2011 perde la vita, in un incidente durante il secondo giro, il pilota italiano Marco Simoncelli. Proprio il decesso di Simoncelli spinse gli organizzatori ad annullare la gara della classe MotoGP. Le edizioni 2020 e 2021 sono state cancellate a causa della pandemia di COVID-19. Albo d'oro Anno Circuito Classe 125 Classe 250 Classe 500 - Resoconto 1991 Shah Alam Loris Capirossi (Honda) Luca Cadalora (Honda) John Kocinski (Yamaha) Resoconto 1992 Shah Alam Alessandro Gramigni (Aprilia) Luca Cadalora (Honda) Michael Doohan (Honda) Resoconto 1993 Shah Alam Dirk Raudies (Honda) Nobuatsu Aoki (Honda) Wayne Rainey (Yamaha) Resoconto 1994 Shah Alam Noboru Ueda (Honda) Max Biaggi (Aprilia) Michael Doohan (Honda) Resoconto 1995 Shah Alam Garry McCoy (Honda) Max Biaggi (Aprilia) Michael Doohan (Honda) Resoconto 1996 Shah Alam Stefano Perugini (Aprilia) Max Biaggi (Aprilia) Luca Cadalora (Honda) Resoconto 1997 Shah Alam Valentino Rossi (Aprilia) Max Biaggi (Honda) Michael Doohan (Honda) Resoconto 1998 Johor Noboru Ueda (Honda) Tetsuya Harada (Aprilia) Michael Doohan (Honda) Resoconto 1999 Sepang Masao Azuma (Honda) Loris Capirossi (Honda) Kenny Roberts Jr (Suzuki) Resoconto 2000 Sepang Roberto Locatelli (Aprilia) Shin'ya Nakano (Yamaha) Kenny Roberts Jr (Suzuki) Resoconto 2001 Sepang Yōichi Ui (Derbi) Daijirō Katō (Honda) Valentino Rossi (Honda) Resoconto Anno Circuito Classe 125 Classe 250 MotoGP - Resoconto 2002 Sepang Arnaud Vincent (Aprilia) Fonsi Nieto (Aprilia) Max Biaggi (Yamaha) Resoconto 2003 Sepang Daniel Pedrosa (Honda) Toni Elías (Aprilia) Valentino Rossi (Honda) Resoconto 2004 Sepang Casey Stoner (KTM) Daniel Pedrosa (Honda) Valentino Rossi (Yamaha) Resoconto 2005 Sepang Thomas Lüthi (Honda) Casey Stoner (Aprilia) Loris Capirossi (Ducati) Resoconto 2006 Sepang Álvaro Bautista (Aprilia) Jorge Lorenzo (Aprilia) Valentino Rossi (Yamaha) Resoconto 2007 Sepang Gábor Talmácsi (Aprilia) Hiroshi Aoyama (KTM) Casey Stoner (Ducati) Resoconto 2008 Sepang Gábor Talmácsi (Aprilia) Álvaro Bautista (Aprilia) Valentino Rossi (Yamaha) Resoconto 2009 Sepang Julián Simón (Aprilia) Hiroshi Aoyama (Honda) Casey Stoner (Ducati) Resoconto Anno Circuito Classe 125 Moto2 MotoGP - Resoconto 2010 Sepang Marc Márquez (Derbi) Roberto Rolfo (Suter) Valentino Rossi (Yamaha) Resoconto 2011 Sepang Maverick Viñales (Aprilia) Thomas Lüthi (Suter) Annullata Resoconto Anno Circuito Moto3 Moto2 MotoGP - Resoconto 2012 Sepang Sandro Cortese (KTM) Alex De Angelis (FTR) Daniel Pedrosa (Honda) Resoconto 2013 Sepang Luis Salom (KTM) Esteve Rabat (Kalex) Daniel Pedrosa (Honda) Resoconto 2014 Sepang Efrén Vázquez (Honda) Maverick Viñales (Kalex) Marc Márquez (Honda) Resoconto 2015 Sepang Miguel Oliveira (KTM) Johann Zarco (Kalex) Daniel Pedrosa (Honda) Resoconto 2016 Sepang Francesco Bagnaia (Mahindra) Johann Zarco (Kalex) Andrea Dovizioso (Ducati) Resoconto 2017 Sepang Joan Mir (Honda) Miguel Oliveira (KTM) Andrea Dovizioso (Ducati) Resoconto 2018 Sepang Jorge Martín (Honda) Luca Marini (Kalex) Marc Márquez (Honda) Resoconto 2019 Sepang Lorenzo Dalla Porta (Honda) Brad Binder (KTM) Maverick Viñales (Yamaha) Resoconto 2020 Non disputatoNon disputato a causa della pandemia di COVID-19. 2021 2022 Sepang John McPhee (Husqvarna) Tony Arbolino (Kalex) Francesco Bagnaia (Ducati) Resoconto Anno Circuito Moto3 Moto2 MotoGP Resoconto SprintNon valevole ai fini statistici Gara 2023 Sepang Collin Veijer (Husqvarna) Fermín Aldeguer (Boscoscuro) Álex Márquez (Ducati) Enea Bastianini (Ducati) Resoconto Note Altri progetti Collegamenti esterni
972222
Neagolius montivagus - Species: (, 1848) [accessed on April 16, 2017] Category: Extant species
8166876
Bureau - Bureau, termine francese per scrivania, ufficio o agenzia governativa, può riferirsi a: Geografia Contea di Bureau – contea dello Stato dell'Illinois, negli Stati Uniti * Lago Bureau – specchio d'acqua nella regione di Mauricie, Canada, parte del bacino Gouin Persone Bernard Bureau (1959) – ex calciatore francese * Bureau de La Rivière (XIV secolo) – politico e cavaliere francese * Édouard Bureau (1830-1918) – fisico e botanico francese * Florent Bureau (1906-1999) – matematico belga * Gaspard Bureau (... – 1469) – militare e ingegnere francese * Georges Bureau (1870-1940) – politico francese * Marc Bureau (1966) – ex hockeista su ghiaccio canadese * Marc Bureau (1955) – politico canadese * Jacques Bureau (1860-1933) – politico canadese * Jean Bureau (1390-1463) – militare e ingegnere francese * Stéphan Bureau (1964) – giornalista e personaggio televisivo canadese * Vianney Bureau, noto come Vianney (1991) – cantautore francese
435833
tracollerò - prima persona singolare dell'indicativo futuro di tracollare :*:
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Planolocha - Species:
6373761
I Durrell - La mia famiglia e altri animali - I Durrell - La mia famiglia e altri animali (The Durrells, nota anche come The Durrells in Corfu) è una serie televisiva britannica basata sui tre libri autobiografici di Gerald Durrell sui quattro anni che la sua famiglia ha passato sull'isola di Corfù (1935-1939), trasmessa dal 3 aprile 2016 e terminata il 12 maggio 2019. La serie è scritta da Simon Nye, diretta da Steve Barron e Roger Goldby, e prodotta da Christopher Hall. I produttori esecutivi sono Lee Morris e Sally Woodward Gentle. Lee Durrell, la vedova di Gerald Durrell e direttrice del Durrell Wildlife Conservation Trust, fungeva da consulente. La serie è stata parzialmente girata a Corfù ed anche agli Ealing Studios ed ai Twickenham Studios di Londra. Co-prodotta da Sid Gentle Films e Masterpiece, trasmessa dal 3 aprile 2016 sul canale ITV. La serie è tratta dalla trilogia di romanzi autobiografici La mia famiglia e altri animali, Storie di animali e di altre persone di famiglia e Il giardino degli dei di Gerald Durrell. L'8 aprile 2017, la serie è stata rinnovata per una terza stagione che è ambientata nel 1937. In Italia, la serie è andata in onda dal 9 giugno 2017 al 3 aprile 2020 sul canale a pagamento La EFFE. In chiaro viene trasmessa su Rai 2 dal 9 giugno 2019. Trama La storia inizia nel 1935, quando Louisa Durrell annuncia improvvisamente che lei ed i suoi quattro figli si trasferiranno da Bournemouth all'isola greca di Corfù. Suo marito è morto alcuni anni prima e la famiglia sta vivendo problemi finanziari. Si verifica una battaglia omerica quando la famiglia si adatta alla vita sull'isola che, nonostante la mancanza di energia elettrica, dimostra che Corfù è economica ed è un paradiso terrestre. Rispetto alla realtà, la serie si concede una licenza creativa: nella serie televisiva, la famiglia si trasferisce a Corfù in blocco, mentre nella vita reale Lawrence Durrell, il figlio maggiore (23 anni nel 1935), si era già trasferito sull'isola lo stesso anno con la propria moglie. Episodi Stagione Episodi Prima TV UK Prima TV Italia Prima stagione 6 2016 2017 Seconda stagione 6 2017 2018 Terza stagione 8 2018 2019 Quarta stagione 6 2019 2020 Note Collegamenti esterni Categoria:Serie televisive basate su opere letterarie
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Associação Atlética Ponte Preta - {{Squadra di calcio |nome squadra = Ponte Preta |nomestemma = Escudo_Oficial_Ponte_Preta.png |soprannomi = Macaca, Ponte, Alvinegra de Campinas, Nega Véia, Veterana |pattern_la1 = _pontepreta20h |pattern_b1 = _pontepreta20h |pattern_ra1 = _pontepreta20h |pattern_sh1 = _pontepreta20h |pattern_so1 = _pontepreta20h |leftarm1 = FFFFFF |body1 = FFFFFF |rightarm1 = FFFFFF |shorts1 = FFFFFF |socks1 = FFFFFF |pattern_la2 = |pattern_b2 = _pontepreta20a |pattern_ra2 = |pattern_sh2 = _pontepreta20a |pattern_so2 = _pontepreta20a |leftarm2 = 000000 |body2 = 000000 |rightarm2 = 000000 |shorts2 = 000000 |socks2 = 000000 |pattern_la3 = _pontepreta20t |pattern_b3 = _pontepreta20t |pattern_ra3 = |pattern_sh3 = _pontepreta20a |pattern_so3 = _pontepreta20a |leftarm3 = FFFFFF |body3 = FFFFFF |rightarm3 = 000000 |shorts3 = 000000 |socks3 = 000000 |colori = Nero, bianco |simboli = Gorilla |inno = |autore = |città = Campinas |nazione = |confederazione = CONMEBOL |bandiera = Flag of Brazil.svg |federazione = CBF |campionato = Série B |annofondazione = 1900 |annoscioglimento = |rifondazione = |presidente = José Armando Abdalla Junior |allenatore = Pintado |stadio = Moisés Lucarelli |capienza = |titoli nazionali = |coppe nazionali = |sito = www.pontepreta.com.br }} LAssociação Atlética Ponte Preta, noto anche semplicemente come Ponte Preta, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Campinas, nello stato di San Paolo, fondata l'11 agosto 1900. Storia È stata la prima squadra ad utilizzare giocatori di colore nella sua formazione, sin dalla fondazione nel 1900, 11 anni dopo l'abolizione della schiavitù nel paese. Il suo più grande rivale è il , con il quale disputa il Derby di Campinas. Organico = Rosa 2020 = =Rosa 2017= =Rosa 2014= =Rosa 2013= Palmarès =Competizioni statali * :1927, 1933, 1969, 2023 *Campionato Campineiro: 11 :1912, 1931, 1935, 1936, 1937, 1940, 1944, 1947, 1948, 1951, 1954 Competizioni giovanili * :1981, 1982 Altri piazzamenti * :Terzo posto: 1981 * :Secondo posto: 1997, 2014 :Terzo posto: 1971, 1988, 2011 * :Semifinalista: 2001 * :Secondo posto/Finalista: 1927, 1970, 1977, 1979, 1981, 2008, 2017 :Terzo posto: 1970 :Semifinalista: 1980, 2001, 2010, 2012 * :Finalista: 2013 Note Altri progetti Collegamenti esterni
8814436
Gabriele Bruni - Biografia Nato a Palermo il 2 Maggio 1974, viene da sempre chiamato "Ganga". Ha partecipato, in equipaggio con il fratello Francesco Bruni, alle Olimpiadi estive di Sydney 2000 nello Skiff Maschile 49er. Conta due partecipazioni alla America's Cup: è stato stratega dell'imbarcazione italiana +39 durante la Coppa America 2007 e stratega dell'imbarcazione Azzurra durante il Louis Vuitton Trophy del 2008 in cui ha vinto la tappa di Nizza. Ha partecipato a diverse regate di Altura su imbarcazioni da regata. Ha vinto 4 edizioni della regata Palermo- Montecarlo , 2 edizioni della “ Giraglia” , 3 edizioni della “regata dei tre golfi” , 2 edizioni della “ Middle sea Race” . Dal 2013 viene nominato allenatore della squadra Olimpica Italiana per la specialità del Catamarano Misto (Nacra 17) nella Squadra Nazionale Olimpica diretta da Michele Marchesini. Gli equipaggi allenati da Bruni hanno vinto complessivamente quattro Campionati Mondiali Assoluti, tre Campionati del Mondo Under 24, tre Campionati Europei Assoluti, due Campionati Europei Under 24 e totalizzato 65 podi in diverse tappe di Coppa del Mondo. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, tenutesi nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19, l'equipaggio da lui allenato formato da Ruggero Tita e Caterina Banti ha vinto la Medaglia d'Oro nella classe Nacra 17. È stato insignito dal CONI della Palma d’Oro al merito Tecnico per i risultati ottenuti. Attualmente tesserato per il Club Canottieri Roggero di Lauria di Palermo, ha fatto parte del Gruppo sportivo delle Fiamme Gialle dal 1998 al 2008. Collegamenti esterni
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Sono cose delicate - * Sono cose delicate – brano di Virgilio Savona del 1972, dall'album È lunga la strada * Sono cose delicate – album di Marco Massa del 2016
1976942
Codonacanthus sanjappae - Species: Codonacanthus sanjappae Codonacanthus sanjappae , , & , Nordic. J. Bot. 28(4): 501 (–502; fig. 1) (2010) * : 4965 (25 2004; : [​CAL0000007073]; : , 'MCCH' [= Madras Christian College Herbarium]) * : India. South Andaman: Mahatma Gandhi Marine National Park, Rutland Island, inland evergreen forests, 50–100 m a.s.l. * 'DICOT TYPE'. Accessed: 8 2023. Category:Kaliyamurthy Karthigeyan taxa Category:Ramamurthy Sumathi taxa Category:Janakiraman Jayanthi taxa Category:D. Narasimhan taxa Category:Eponyms of Munivenkatappa Sanjappa
2087560
Eurimedonte (mitologia) - Eurimedonte () è un personaggio della mitologia greca, un Gigante (o un TitanoRobert Graves, I miti greci, Milano, Longanesi, 1999, XIV ediz., p. 127, 39a.), figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra). Mitologia Secondo Omero, Eurimedonte governava una razza di uomini giganteschi e selvaggi (probabilmente i Giganti) che vivevano nell'estremo Occidente, sull'isola di Thrinacia (forse la Trinacria). Eurimedonte «che regnava sui Giganti superbi... il pazzo suo popolo, e lui stesso perì»,Omero, Odissea, VII, 59-60, vers. di R. Calzecchi Onesti, Torino, Einaudi, 1963, p. 179. senza che se ne sappia il perché. Secondo Omero fu anche il padre di Peribea. Si tratta forse del medesimo Eurimedonte che, secondo una tradizione secondaria,Scolio dei versi 295-296 del canto XIV delll'Iliade, attribuito a «Euforione» (senza dubbio Euforione di Calcide) = frag. 99. seduce HeraSecondo una variante proposta dallo scolio Townley del medesimo passaggio, Hera è invece innamorata di Eurimedonte; Gantz, p. 57. mentre costei risiede ancora con i parenti. Da questo amore nasce Prometeo. Quando Zeus, dopo aver sposato Hera, s'accorge che ella non è più vergine, getta Eurimedonte nel Tartaro e approfitta del primo pretesto per fare incatenare Prometeo. Note Bibliografia Timothy Gantz, Early Greek Myth, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1993. Categoria:Giganti della mitologia greca Categoria:Era
90344
afasia - f sing # alterazione o perdita della facoltà del linguaggio, in genere in seguito a una lesione alle aree del cervello deputate all'elaborazione del linguaggio ; a | fa | sì | a dal greco ἀϕασία, ossia " incapacità di parlare", formato da ἀ- cioè "senza" e da ϕάσις ovvero "voce"; significa quindi letteralmente "perdita della voce" * afasico, gergoafasia * afemia :* : aphasie :* : aphasia :*: afasia afasia *italiano ** ** ** *spagnolo **Altri progetti
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Guillaume de Croÿ - Biografia Nacque nelle Fiandre, figlio di Henri de Croÿ, conte di Porcien, e Charlotte de Chateaubriand. Già eletto vescovo di Cambrai dal 15 agosto 1516, papa Leone X lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 1º aprile 1517, grazie anche ai buoni uffici del potente zio Guglielmo di Croÿ (1458 – 1521),L'omonimo zio era primo ciambellano dell'imperatore Carlo V e capo dell'amministrazione finanziaria del regno di Spagna assegnandogli la diaconia di Santa Maria in Aquiro. Il 31 dicembre dello stesso anno fu nominato arcivescovo di Toledo e il 17 agosto 1519 rinunciò quindi alla diocesi di Cambrai. Morì a seguito di un incidente di caccia. Note Altri progetti Collegamenti esterni * * Categoria:Cardinali nominati da Leone X Categoria:Vescovi e arcivescovi di Cambrai Categoria:Vescovi e arcivescovi di Toledo Guillaume Categoria:Nati nelle Fiandre
752229
Bombus braccatus - Species: Bombus braccatus Bombus braccatus , 1905 *Bombus (Orientalibombus) at Natural History Museum.
7538651
Ambatomifanongoa - Ambatomifanongoa è una città e comune del Madagascar situata nel distretto di Ambatofinandrahana, regione di Amoron'i Mania. La popolazione del comune rilevata nel censimento 2001 era pari a unità. Note Voci correlate Comuni del Madagascar Categoria:Comuni del distretto di Ambatofinandrahana
4273028
Roberto Silva Renard - Comandante dell'esercito del Cile, servì nella guerra del Pacifico e nella guerra civile cilena. Egli è per lo più ricordato come il capo militare responsabile del massacro della scuola Santa María di Iquique, avvenuto il 21 dicembre 1907, in cui più di 2.000 minatori in sciopero furono uccisi, insieme con le loro mogli e figli. Altri progetti
1420493
Gunarus korkutelensis - Species: Nabozhenko & Keskin, 2009 : Turkey, prov. Antalya, 10 km S Korkuteli, N36º58’707’’, E30º09’691’’, 1111 m. : ZISP. male ♂. 10.V.2009. legit M.V. & S.V. Nabozhenko, B. Keskin. Category:ZISP Category:Maxim Vital’evich Nabozhenko taxa Category:Bekir Keskin taxa
3063853
7450 Shilling - 7450 Shilling è un asteroide della fascia principale. Scoperto nel 1968, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 2,6191208 UA e da un'eccentricità di 0,1665083, inclinata di 27,42038° rispetto all'eclittica. L'asteroide è dedicato allo scienziato russo Paul Schilling. Collegamenti esterni Categoria:Corpi celesti scoperti nel 1968 Shilling
4378634
Stazione di Minenobu - La è una stazione della città di Bibai situata sulla linea principale Hakodate e gestita da JR Hokkaido. Struttura La stazione è dotata di due binari con due marciapiedi laterali. 1 ■Linea principale Hakodate per Iwamizawa, Sapporo e Otaru 2 ■Linea principale Hakodate per Takikawa, Fukagawa e Asahikawa Stazioni adiacenti « Servizio » Linea principale Hakodate Iwamizawa Tutti i treni Kōshunai Note Altri progetti Minenobu minenobu
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Andrea Caroppo - Biografia Nato a Poggiardo, vive a Minervino di Lecce. Si laurea in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Svolge la professione di avvocato. Attività politica Inizia il suo impegno politico sin dal 2003. Alle elezioni regionali in Puglia del 2010 viene eletto consigliere regionale. Alle successive elezioni regionali in Puglia del 2015 si ricandida e viene rieletto. È stato consigliere segretario del Consiglio regionale della Puglia nella IX legislatura e componente della seconda Commissione consiliare agli affari generali. Componente della Commissione statuto e riforme istituzionali nella X legislatura. A settembre 2017 a Matera, insieme a diversi amministratori locali del mezzogiorno, contribuisce a fondare il movimento Sud in Testa «una rete che contrasta la disarticolazione della partecipazione politica, declinando da Sud principi e valori propri della tradizione e del sentimento profondo degli italiani: sussidiarietà, autonomia, difesa dei principi tradizionali e delle identità territoriali, sviluppo, lotta all’oppressione fiscale, sicurezza, libertà d’impresa, libertà educativa». Alle elezioni europee del 2014 viene candidato con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano nella circoscrizione Italia meridionale. Ottiene 7.200 preferenze, ma non viene eletto. Alle elezioni europee del 26 maggio 2019 viene candidato con la Lega, di cui era coordinatore regionale, ed eletto europarlamentare con 50.646. preferenze personali. Nell'ottobre 2020 lascia la Lega passando al gruppo dei "Non iscritti" in seguito alla contestazione dalla Lega alla candidatura di Raffaele Fitto per le ultime elezioni regionali in Puglia. In questo modo la Lega perde il primato di primo partito dell'emiciclo. Il 24 aprile 2021 annuncia la propria adesione a Forza Italia e al Partito Popolare Europeo. Alle elezioni politiche del 2022 viene candidato da Forza Italia nel collegio plurinominale Puglia - 04 per la Camera dei deputati, risultando eletto. Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Politici di Forza Italia (2013) Categoria:Consiglieri regionali della Puglia Categoria:Studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
591757
Medizingeschichte - storia della medicina *
8713572
Kawahara - * Kazuhisa Kawahara – calciatore giapponese * Kazune Kawahara – fumettista giapponese * Reki Kawahara – scrittore giapponese
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Eurydera oracle - Species: Eurydera oracle , 2016 [accessed on December 10, 2018] Category: Accepted species name Category: Extant species
1600771
Alkanna frigida - Species: Alkanna frigida Alkanna frigida , Diagn. Pl. Orient. 7: 32 (1846). Category:Pierre Edmond Boissier taxa
1202008
Epigraphodes kivuensis - Species: Epigraphodes kivuensis (, 1955) [accessed on December 9, 2018] Category: Accepted species name Category: Extant species
123907
Steirodiscus tagetes - Species: Steirodiscus tagetes Steirodiscus tagetes (L.) Schltr. *Gamolepis tagetes (L.) DC. in Prodr. 6: 40 (1838) **Othonna tagetes L. in Syst. Nat., ed. 10. 2: 1234 (1759) **Psilothonna tagetes (L.) E.Phillips in J. S. African Bot. 16: 17 (1950) **Gamolepis annua Less. in Syn. Gen. Compos.: 251 (1832) * , Botanische Jahrbücher für Systematik, Pflanzengeschichte und Pflanzengeographie. Leipzig 27:216. * category:Friedrich Richard Rudolf Schlechter taxa
6240796
Battaglia di Kawagoe - L' o battaglia di Kawagoe fece parte di un tentativo fallito del clan Uesugi di riconquistare il castello di Kawagoe dal clan Hōjō durante il periodo Sengoku. Uesugi Tomosada del ramo Ogigayatsu del clan Uesugi fu raggiunto nella battaglia dal suo parente più potente Uesugi Norimasa e da Ashikaga Haruuji, il Kantō kubō di Koga, e da una serie di daimyō anti-Hōjō del Kantō. Nonostante una forza assediante travolgente di circa 85.000 uomini, i 3.000 soldati della guarnigione del castello, guidati da Hōjō Tsunashige, resistettero fino all'arrivo dei rinforzi. I rinforzi, di soli 8.000 uomini, erano comandati dal fratello di Tsunashige, Hōjō Ujiyasu, ed un singolo guerriero fu inviato a sgattaiolare attraverso le linee d'assedio Uesugi per informare la guarnigione che i rinforzi erano arrivati. Sebbene ancora fortemente in inferiorità numerica, delle spie ninja informarono gli Hōjō che gli aggressori, Ashikaga Haruuji in particolare, erano poco vigili a causa della loro eccessiva fiducia nella vittoria. Allora gli Hōjō provarono una tattica rischiosa, coordinando un attacco notturno tra la guarnigione ed i rinforzi. Andando contro le usanze dei samurai, gli fu ordinato di lasciare gli equipaggiamenti pesanti che li avrebbero rallentati e forse rivelati, e di non preoccuparsi di prendere le teste dei loro nemici sconfitti. Questo negava ai guerrieri molto onore perché i loro trionfi non sarebbero stati notati, ma la lealtà intensa dei samurai Hōjō fece loro eseguire gli ordini. La tattica riuscì e gli Hōjō sventarono l'assedio. Questa sconfitta portò quasi all'estinzione del ramo Ogigayatsu-Uesugi. Note Bibliografia Turnbull, Stephen (1998). 'The Samurai Sourcebook'. London: Cassell & Co. ISBN 1-85409-523-4 Kawagoe Categoria:Guerra nel 1545 Categoria:Guerra nel 1546
610258
Cyamon neon - Species: * de Laubenfels, 1930 :: USNM 21412, preserved in alcohol. :: California, between Point Dunes and Newport, near San Pedro. Cyamon neon de Laubenfels, 1930: 28 (California); 1932: 109, fig. 65; Sim and Bakus, 1986: 17 (California, with erroneous size data of the polyactines); Luke 1998: 10 (La Jolla, S California); Lee et al., 2007: 211; van Soest, Carballo & Hooper, 2012: figs. 11A–H. * , 1930: The sponges of California. (Abstracts of dissertations for the degree of doctor of philosophy). Stanford University Bulletin, (5) 5(98): 24–29. \---- * , 2012: Polyaxone monaxonids: revision of raspailiid sponges with polyactine megascleres (Cyamon and Trikentrion). ZooKeys, 239: 1–70. .
3522165
Sindrome trombocitopenica con assenza di radio - La sindrome da trombocitopenia con aplasia bilaterale radiale o sindrome TAR (sindrome trombocitopenica con assenza di radio) è una malattia rara che fu descritta per la prima volta da Shaw e Oliver nel 1959. Si caratterizza per trombocitopenia (diminuzione delle piastrine circolanti, che intervengono nella coagulazione del sangue); malformazioni scheletriche con anomalie degli arti, in particolare la assenza bilaterale del radio; alterazioni o malformazioni della vascolarizzazione; malformazioni cardiache, in particolare la tetralogia di Fallot; frequente l'allergia al latte di vacca. Talvolta possono essere anche presenti malformazione degli arti inferiori così come può aversi tetrafocomelia associata. Altre rare anomalie associate sono l'angioma del volto e la sordità. Prognosi Circa il 40% dei neonati affetti muoiono nei primi giorni di vita. Eziologia L'eziologia è sconosciuta ma si presuppone una ereditarietà complessa di tipo autosomico recessiva, anche se le evidenze non sono sufficienti. Nel 2007 è stata descritta come responsabile di questa sindrome, la microdelezione del braccio lungo del cromosoma 1. Ma è necessario che sia presente anche la mutazione di un gene, da riscontrare con la diagnosi molecolare. Diagnosi differenziale Questa patologia entra in diagnosi differenziale con la malattia di Fanconi nella quale la trombocitopenia è transitoria e non c'è coinvolgimento di altre cellule ematiche; nonché con la sindrome di Holt-Oram che associa ugualmente malformazioni delle estremità e cardiopatie. Bibliografia * * * * Altri progetti Trombocitopenica con assenza di radio Categoria:Coagulopatie Categoria:Malformazioni Categoria:Malattie del sistema scheletrico Categoria:Malattie genetiche Categoria:Malattie rare Categoria:Neonatologia
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Lucia Berlin - Lucia Brown Berlin (1936 – 2004), scrittrice statunitense. Citazioni di Lucia Berlin Non condivido l'idea di definire quello che faccio con un termine chiamato poetica. [...] Scrivo solo quello che mi sembra vero. Emotivamente vero. Quando c'è la verità emotiva, il ritmo viene di conseguenza, e anche una bellezza dell'immagine, direi, perché vedi le cose con chiarezza. Per la semplicità di quello che vedi.Dall'intervista di Kellie Paluck e Adrian Zupp rilasciata nel 1996, pubblicata nel Literary Hub, 2016; riportata in Stefen Emerson, Il caso Lucia Berlin: «Scrivo solo quello che mi sembra vero», iodonna.it, 1 novembre 2018. * Per la gioia di farlo. È un posto dove andare. Senza dubbio è un posto in cui mi trovo... in cui sento di trovare la parte onesta di me. Quando ho cominciato a scrivere ero sola. Il mio primo marito mi aveva lasciata, avevo nostalgia di casa, i miei genitori mi avevano ripudiata perché mi ero sposata giovanissima e avevo divorziato. Scrivevo solo per... per tornare a casa. Era come andare in un posto in cui mi sentivo al sicuro. Perciò scrivo per fissare una realtà. Note Altri progetti Categoria:Scrittori statunitensi
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Tellurio (astronomia) - Il tellurio è un modello per la dimostrazione e spiegazione dei fenomeni astronomici terrestri e lunari e dei loro rapporti in riferimento al sole. È in genere costituito da un orologio modificato che porta, al posto delle lancette, delle sfere che rappresentano la terra e la luna in scala ridotta. Le sfere girano attorno ad una sfera più grande, generalmente in vetro opaco, che rappresenta un sole artificiale. In passato l'illuminazione del sole era fornita da una candela. I telluri più semplici sono mossi manualmente, per mezzo di una manovella o una leva, tramite semplici meccanismi. Bibliografia De Carle, D., Watch and Clock Encyclopedia, NAG/Robert Hale, London, 1988 Altri progetti Categoria:Strumenti astronomici
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Leganés - Leganés è un comune spagnolo di 187 720 abitanti (2017) situato nella comunità autonoma di Madrid. Amministrazione = Gemellaggi * * * * Sport La società di calcio Club Deportivo Leganés milita nella Segunda División. Altri progetti Collegamenti esterni *
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Chiesa di San Rocco (Tesero) - La chiesa di San Rocco è una chiesa sussidiaria di Tesero, in val di Fiemme, e risale al XVI secolo.. Storia L'erezione di questa chiesa dedicata a San Rocco, legata al cimitero e adiacente alla parrocchiale di Sant'Eliseo, si colloca nella prima metà del XVI secolo ed è da porre in relazione con la volontà di onorare un voto della popolazione espresso durante l'epidemia di peste che colpì la zona pochi anni prima, nel 1515, e la solenne consacrazione venne celebrata nel 1538. La preziosa decorazione ad affreschi sia della facciata sia del presbiterio fu eseguita dal maestro friulano che, in quegli anni, lavorò anche alla non lontana chiesa di San Leonardo e fu completata nella seconda metà del XVI secolo. Alla fine del XIX secolo, per esigenze di accesso al sagrato della chiesa di Sant'Eliseo, venne demolito il portico che stava davanti alla facciata ma pochi decenni dopo questo venne ripristinato, e durante questi lavori gli affreschi subirono vari danneggiamenti. Lavori e rimaneggiamenti successivi portarono alla perdita dell'affresco con l'Annunciazione ed il portale che era stato realizzato durante l'erezione di san Rocco venne spostato e posizionato all'ingresso del vicino cimitero. Nella seconda metà del XX secolo l'edificio sacro fu oggetto di un importante intervento manutentivo, vennero restaurati gli affreschi e si rese più funzionale la tettoia a protezione delle preziose opere pittoriche. Descrizione L'affresco più celebre che orna la facciata è noto come Cristo della Domenica. La facciata è a capanna completamente affrescata con una tettoia anteriore a protezione. La sala è semplice, ad aula, ed il presbiterio, rialzato, è coperto da una volta affrescata. Note Voci correlate Chiesa di San Leonardo (Tesero) * Val di Stava * Val di Fiemme * Regione ecclesiastica Triveneto Altri progetti Collegamenti esterni Rocco Rocco Categoria:Chiese dedicate a san Rocco
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Mallinella biumbonalia - Species: Mallinella biumbonalia Mallinella biumbonalia , , & , 2009 : Yunnan Prov., China Category:Qiao-Bing Wang taxa Category:Chang-Min Yin taxa Category:Charles Edward Griswold taxa Category:Xian-Jin Peng taxa
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sgobbo - prima persona singolare dell'indicativo presente di sgobbare :*:
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Ardi Warsidi - Carriera = Club Ha sempre giocato nel campionato indonesiano. Nazionale Con la maglia della nazionale ha partecipato alla Coppa d'Asia 2004. Statistiche = Cronologia presenze e reti in Nazionale = Collegamenti esterni Categoria:Calciatori della Nazionale indonesiana
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alluminare - variante antica di illuminare # dipingere con lamina d'oro e/o con colori vivi e sgargianti; detto in particolare dell'opera dei miniatori medievali ; al | lu | mi | nà | re * * (illuminare) dal latino tardo *alluminare, derivato di illuminare, infinito presente attivo di illumino * (dipingere con colori vivaci) dal francese antico enluminer, dal latino lumen, "luce", perché l'oro faceva risplendere, come di luce, i manoscritti miniati * alluminatore, alluminatura * miniare :* :*
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Agaporomorphus sharynae - Species: Agaporomorphus sharynae Agaporomorphus sharynae , 2014 Category:Kelly Bryce Miller taxa
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Youyin Ye - Youyin Ye, Chinese marine biologist * Laboratory of Marine Biology and Ecology, Third Institute of Oceanography, SOA, Xiamen, China =2017 Category:Taxon authorities
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Sulęcin - Sulęcin (in tedesco Zielenzig) è un comune urbano-rurale polacco del distretto di Sulęcin, nel voivodato di Lubusz. Ricopre una superficie di e nel 2004 contava abitanti. Qua nacque l'attore, regista e produttore Ulli Lommel. Collegamenti esterni Sulęcin
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Egg Harbor City - Egg Harbor City è un comune degli Stati Uniti d'America, situato nello stato del New Jersey, nella contea di Atlantic. Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Comuni del New Jersey
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UE - 2 luglio 2003, Discorso inaugurale del Presidente del Consiglio per il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea - Silvio Berlusconi 2003 Discorsi Discorso inaugurale del Presidente del Consiglio per il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea Intestazione 1 maggio 2008 75% Generale Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, in quanto Paese fondatore, l’Italia ha una lunga esperienza di fedeltà alla lettera e allo spirito dei Trattati che in pochi decenni ci hanno portato a costruire, nel segno della pace, uno dei più straordinari esperimenti politici e istituzionali nella storia dell’umanità. Sentiamo perciò con viva tensione morale e intellettuale la responsabilità e l’onore di presiedere l’Unione in una fase costituente, quando bisogna aggrapparsi saldamente alla lezione del passato per costruire l’avvenire, per affrontare novità e occasioni fino a ieri impensabili, per superare le differenze e risolverle in nuova ricchezza da investire nel progetto comune. L’ingresso a pieno titolo di nuovi Stati membri e la conseguente ridefinizione della nostra identità, anche alla luce della sperimentazione dell’euro e di alcune grandi svolte sulla scena internazionale, soprattutto sul terreno delicato della politica estera e di sicurezza globale, impongono oggi il rilancio dell’arte della mediazione. L’Europa contemporanea, così come l’hanno costruita le sue classi dirigenti, la sua società civile, i suoi imprenditori, il mondo del lavoro e dell’intellettualità, ma soprattutto i suoi cittadini, è nata da grandi sforzi della volontà e da grandi intuizioni dell’intelligenza, che hanno dato un’anima e un linguaggio a valori e sentimenti comuni, integrando e rilanciando i diversi filoni in cui si suddividono la storia, la tradizione e la cultura degli Stati nazionali. Ma il nostro corpo istituzionale, che ha sempre preso slancio dalla grande ambizione di eliminare il conflitto e l’inimicizia dalla scena europea, si è tuttavia nutrito di una serie quasi infinita di mediazioni e di aggiustamenti progressivi delle regole di vita comune. L’Europa oggi è grande per il cammino che ha percorso, per le sue potenzialità, per il suo orgoglioso contributo alla pace e al diritto internazionale, ma è grandissima per la concretezza e la perizia tecnica con cui è riuscita a superare ogni tipo di crisi, ogni difformità di interessi, ogni diversità di visione, attraverso un metodo comune, regole comuni e uno stile comune nell’adeguare questo metodo e queste regole alla realtà del mondo in movimento. Sappiamo tutti che l’arte della mediazione talvolta ha i suoi costi, e pesanti. Senza il soffio vitale e trascinante di obiettivi condivisi, la mediazione può diventare qualcosa di molto simile alla paralisi burocratica, una lunga ed estenuante serie di elusioni dei problemi e di rinvii delle soluzioni. Il Parlamento italiano, a cui non è mai mancato il coraggio della verità, ha avvertito con forte sensibilità e ha spesso denunciato con sincero trasporto europeista le fasi di stanchezza e di gioco al ribasso che hanno caratterizzato certi periodi della nostra vita nella casa comune degli europei. Ed è per questo che l’Italia, con la sicurezza che le deriva da antica esperienza e l’umiltà necessaria nel trattamento delle grandi e decisive questioni politiche, farà tutto quanto è in suo potere, e tutto quanto essa considera suo dovere, per garantire a questo Parlamento, alla Commissione esecutiva e ai governi del Consiglio europeo il terreno più fertile per una consapevole, serena e responsabile decisione politica sul nostro futuro. Lo scopo della mediazione è infatti decidere sulla sostanza delle cose e la composizione delle nostre differenze sarà un successo soltanto se ci consentirà di fare un grande salto in avanti e di dotare le nostre economie in via di progressiva integrazione, le nostre culture, la nostra politica estera e la nostra politica di difesa di una nuova ed efficiente fisionomia istituzionale. Una grande Europa ha bisogno di grandi istituzioni. E se il mondo chiede un’Europa autorevole di fronte alle grandi sfide della lotta al terrorismo internazionale, della riduzione delle ineguaglianze e degli squilibri, della ripresa dell’economia globale, è nostro dovere offrirgli un’Unione capace di pesare perché decide, un soggetto capace di decidere con voce forte e chiara in base a una chiara percezione dell’interesse e delle convinzioni comuni, superiori a ogni tipo di particolarismo. Questa Unione che abbiamo deciso di costruire insieme, e i cui contorni abbiamo discusso anche nello splendido lavoro della Convenzione presieduta dal presidente Valéry Giscard d’Estaing, con il fattivo contributo della presidenza greca e dei rappresentanti della Commissione, del Parlamento Europeo e dei parlamentari nazionali, non può che fondarsi sul quadro di valori e di esperienza storica che ci unisce da oltre mezzo secolo all’altro grande soggetto della democrazia liberale moderna, agli Stati Uniti d’America co-fondatori insieme a noi dell’Alleanza atlantica. E affinché questo intreccio di diverse partnership, a un diverso livello di integrazione politica, ricominci a vivere all’altezza delle sue ambizioni e delle sue conquiste di civiltà, in uno spirito di pace e di sicurezza mondiale, occorre che dai rapporti fra gli Stati sia bandita ogni forma di monologo in favore del più aperto, sincero e corretto dialogo. L’Europa può curarsi della sindrome di Amleto, e decidere di essere senza riserve un protagonista attivo della scena mondiale, può dotarsi degli strumenti diplomatici, economici e militari per farlo in modo convincente, senza mettere in discussione né la sua autonomia e le sue radici né il grande impianto di libertà difeso per lunghi decenni nel quadro delle sue alleanze occidentali. Intorno a questo, come abbiamo constatato di recente al vertice di Salonicco, c’è una grande consapevolezza comune, fissata in un documento di grande interesse coordinato dal commissario per la politica estera e di sicurezza Javier Solana, che già tende a superare in una nuova visione strategica le differenze emerse negli scorsi mesi a proposito della drammatica crisi irachena e degli sviluppi della cruciale questione mediorientale. L’Italia sa di non essere sola nel tentare ancora una volta l’azzardo, la scommessa di una mediazione felice, positiva, che faccia andare aventi le cose. Nel Parlamento presieduto dal collega Pat Cox, e nei suoi gruppi politici che abbiamo incontrato con profitto a Roma, sentiamo di avere un interlocutore attento e paziente, ma che non farebbe sconti di fronte a nostri errori. Nella Commissione esecutiva, presieduta da Romano Prodi, vediamo l’indispensabile elemento di continuità dell’amministrazione e di coordinamento quotidiano del nostro sistema istituzionale. E il Consiglio europeo, sia nel rilancio del piano per la crescita fondato sull’investimento di grandi risorse nelle infrastrutture civili, sia nella grande occasione costituzionale della imminente conferenza intergovernativa, sarà la sede deputata in cui questa Presidenza semestrale dell’Unione, affidata all’Italia, cercherà di definire un’intesa coraggiosa ma non spericolata sulle grandi questioni degli assetti istituzionali, dell’estensione del voto a maggioranza, dei confini della politica estera e di sicurezza comune, e dello spazio giudiziario europeo. Non possiamo ignorare che su alcuni di questi argomenti esistono tra gli Stati membri posizioni ancora differenziate. La Presidenza italiana compirà ogni sforzo per far convergere queste posizioni avendo però ben chiaro che non sarà possibile procedere ad una completa ridiscussione del progetto di Trattato costituzionale della Convenzione. La Conferenza Intergovernativa dovrà quindi concentrare i propri sforzi sui punti ancora realmente controversi. Da questa impostazione deriva anche l’obiettivo della Presidenza di rispettare il calendario suggerito dal Consiglio Europeo di Salonicco. Apriremo quindi la Conferenza Intergovernativa nel corso del mese di ottobre e la condurremo a ritmo serrato nella auspicabile prospettiva di pervenire ad un accordo entro dicembre. Il Parlamento Europeo sarà associato nel modo più appropriato ai lavori della Conferenza. I lavori si svolgeranno ad elevato livello politico per evitare che lo slancio della Convenzione si areni in un negoziato tecnico- diplomatico come si è verificato nelle precedenti Conferenze Intergovernative. In questa prospettiva mi impegno a ritornare innanzi a voi dopo l’apertura della Conferenza Intergovernativa e all’indomani del Consiglio Europeo di dicembre per verificare insieme il cammino percorso. L’obiettivo è quello di consentire la firma del futuro Trattato costituzionale nel periodo compreso fra il 1 maggio 2004, data del formale ingresso dei 10 nuovi Stati membri, e le elezioni per il rinnovo del Parlamento previste nel prossimo giugno. Un prolungamento del negoziato oltre tali date comporterebbe da un lato la dispersione del prezioso patrimonio costituente elaborato dalla Convenzione; dall’altro, richiederebbe ai cittadini europei di votare per le elezioni del loro Parlamento senza conoscere i lineamenti istituzionali della futura Unione. Non posso infine che essere compiaciuto dal fatto che per una apprezzabile ragione di continuità storica e simbolica con gli originali Trattati del 1957, si sia convenuto che la firma conclusiva del Trattato costituzionale debba aver luogo a Roma. Ne siamo onorati e faremo di tutto per riservare ai rappresentanti dei Paesi membri una accoglienza degna dell’occasione e all’altezza della nostra tradizione. Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, la riforma costituzionale è certamente prioritaria per l’avvenire dell’integrazione europea ma l’Unione deve essere anche in grado di rispondere giorno per giorno alle legittime attese dei suoi cittadini. L’Europa deve porsi sempre più come un fattore di crescita economica e di prosperità. Muoviamo in questo ambito da basi solide: l’Euro rappresenta un elemento di stabilità per le economie dei Paesi che hanno scelto di condividere la sovranità monetaria e la strategia di Lisbona ha individuato un percorso consensuale per il rafforzamento della competitività europea. Ma non dobbiamo nasconderci le perduranti debolezze delle nostre strutture economiche confermate da tassi di crescita inferiori a quelli previsti. La Presidenza italiana ha predisposto, sulla base del programma operativo annuale presentato ad inizio anno insieme alla Grecia, alcune iniziative concrete. La modernizzazione dell’agricoltura, la tutela dell’ambiente, la protezione dei consumatori, la sicurezza alimentare rappresentano altrettante esigenze imprescindibili per i nostri cittadini, sulle quali l’Italia lavorerà al perseguimento delle finalità già individuate dalle precedenti Presidenze. In questa sede dunque mi limiterò ad indicare tre punti che riteniamo cruciali per la competitività dell’Europa. Il primo è l’esigenza di un più efficace sostegno all’economia tramite un incremento degli investimenti pubblici e privati con la collaborazione delle istituzioni finanziarie europee, in primo luogo della BEI. Tale strategia deve a nostro avviso basarsi soprattutto su un rilancio della politica delle grandi reti infrastrutturali transeuropee. Nell’Unione ampliata l’effettivo funzionamento del mercato interno richiede un’accresciuta mobilità di merci e servizi e quindi una più efficiente rete di trasporti. Si tratta di conciliare le legittime esigenze della stabilità monetaria e del rigore finanziario - che non vanno in alcun modo messe in discussione - con un maggiore stimolo alla crescita dell’economia mediante investimenti non solo nelle infrastrutture ma anche nella ricerca e nella innovazione tecnologica giacchè siamo fermamente convinti del fatto che il capitale umano rappresenti la principale risorsa dell’economia europea. Secondo elemento prioritario è la riflessione sulla sostenibilità dei regimi pensionistici e previdenziali europei. La solidarietà tra le generazioni e l’adattamento dei regimi esistenti alla realtà di un progressivo invecchiamento della nostra società costituiscono una sfida a cui non possiamo sottrarci. Tenendo conto delle diverse situazioni di ciascun Stato membro, dobbiamo porre allo studio delle politiche volte ad incrementare il tasso di occupazione tra i lavoratori più anziani e a ridurre la propensione al pensionamento anticipato. Infine, come terzo punto poniamo la modernizzazione dei mercati del lavoro e la promozione della imprenditorialità soprattutto con riferimento alle piccole e medie imprese. Anche in questo campo solo un approccio coordinato tra i vari Membri dell’Unione Europea ci permetterà di cogliere le opportunità offerte dal grande mercato comune. Queste linee di azione potranno attuarsi attraverso il dialogo tra le parti sociali. Il modello europeo infatti si fonda su un’economia di mercato che mira a bilanciare la libera impresa con le esigenze di coesione e di solidarietà. A questo proposito non possiamo non rivolgere la nostra attenzione a quell'Europa più fragile, silenziosa, troppo spesso messa in secondo piano dall'inerzia delle legislazioni, ma non per questo meno ricca di valore civile e significato morale. Mi riferisco a quei 38 milioni di cittadini europei che sono disabili. L'Unione Europea ha proclamato il 2003 “Anno europeo delle persone con disabilita'”. La Presidenza italiana, congiuntamente alle manifestazioni e campagne di sensibilizzazione ed informazione già organizzate, si attiverà per gettare le basi di un'azione legislativa contro le discriminazioni. Uno strumento che vada a tutelare le persone con disabilita' in tutti gli aspetti della vita quotidiana e assicurare alle persone con disabilita' un futuro di speranza. Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, l’Unione Europea è anche un fattore di stabilità internazionale e la sua responsabilità a questo riguardo comincia alle sue immediate frontiere e dipende dalla sua capacità di rivelarsi disponibile a forme sempre più avanzate di cooperazione con i Paesi vicini. Anche in questo caso la Presidenza italiana intende proseguire nel solco delle attività svolte da quanti ci hanno preceduto nell’esercizio delle funzioni presidenziali. Nell’attuale fase tra la firma e l’entrata in vigore dei Trattati di adesione cercheremo di assicurare la piena partecipazione dei 10 nuovi Stati membri ai lavori del Consiglio facilitandone la completa integrazione nei meccanismi istituzionali dell’Unione. Nel contempo cercheremo di definire entro dicembre una tabella di marcia per la Bulgaria e la Romania che apra le porte all’adesione di questi due Paesi entro il 2007. Continueremo la strategia di preadesione nei confronti della Turchia sulla base delle condizioni definite al Consiglio Europeo di Copenaghen dello scorso dicembre. Sappiamo che la decisione sulla data dell’avvio dei negoziati sarà presa solo alla fine del prossimo anno; ma in tale prospettiva ci sembra quanto mai opportuno che l’Unione sostenga attivamente il processo di riforma già avviato dall’attuale Governo turco. Continueremo a ribadire la prospettiva europea dei Paesi dei Balcani Occidentali in linea col processo di Zagabria. L’agenda che abbiamo approvato in materia a Salonicco ha rappresentato un ulteriore passo in avanti. Analizzando retrospettivamente il ruolo dell’Unione Europea nei Balcani, possiamo sentirci orgogliosi. Se compariamo la situazione attuale a quella di 10 anni orsono, constatiamo che l’intervento dell’Europa e degli Stati Uniti ha permesso di chiudere i conflitti sanguinosi dell’ex- Jugoslavia, l’ultima grande guerra civile europea, e speriamo che questa sia stata anche l’ultima volta in cui si è versato sangue europeo in terra europea. Riteniamo che ora sia opportuno passare dalla fase degli “Accordi di Associazione e Stabilizzazione” ad una strategia più integrata con lo scopo di rafforzare il nostro rapporto con i Paesi della regione. Siamo coscienti della complessità di tale approccio, ma sappiamo anche che la prospettiva europea è l’unica in grado di fornire un incentivo efficace ai Governi di questi Paesi affinché procedano senza indugi sulla strada delle riforme, della modernizzazione, del libero mercato e dello Stato di diritto. La Presidenza italiana valuta in modo estremamente positivo l’invito della Commissione, condiviso dagli Stati membri, a favorire rapporti sempre più stretti con le aree a noi più prossime (la cosiddetta “wider Europe”). Cercheremo quindi di rafforzare i nostri rapporti con l’Ucraina, la Bielorussia e la Moldavia. Cercheremo altresì di consolidare in special modo il rapporto con la Federazione Russa attraverso un dialogo sempre più serrato e attraverso misure concrete che diano il segno tangibile della volontà russa di appartenere al tessuto politico, economico e culturale dell’Europa e dell’Occidente. Pensiamo che l’attenzione dedicata, dopo il crollo del comunismo, all’Europa dell’Est debba essere ora bilanciata da un uguale interesse per il dialogo euro- mediterraneo, un dialogo decisivo nei rapporti dell’Occidente con il mondo islamico, un problema che ci sembra oggi dominante quanto lo fu in passato il problema dei Paesi dell’Est. La nostra prospettiva è l’attuazione di una zona di libero scambio euromediterranea, già aperta dalla conferenza di Barcellona. Lo sviluppo economico e sociale dell’area sud del Mediterraneo è essenziale per l’equilibrio mondiale dato il livello culturale, politico e demografico del sud Mediterraneo. L’integrazione dell’economia europea con quella dei Paesi arabi è una grande sfida del nostro tempo ed è la chiave per la pace e la sicurezza di quest’area e dell’Europa tutta. Coltiveremo quindi il dialogo euro-mediterraneo a cui dedicheremo molteplici iniziative nel settore economico, culturale e sociale, tra cui una Fondazione per il “Dialogo tra le Culture e le Civiltà” e il progetto di trasformare la facility finanziaria attualmente attiva in ambito BEI in un organismo autonomo e cioè in una vera e propria Banca Mediterranea. La Presidenza italiana, sulla base delle decisioni adottate dalle Conferenze Ministeriali Euro-mediterranee di Valenza e di Creta, recepite dal Consiglio Europeo di Salonicco, conferma la volontà espressa dal Parlamento Europeo e dai Parlamenti nazionali d’istituire entro il semestre di Presidenza italiana, l’Assemblea Parlamentare Euro- mediterranea, segno di una permanente volontà di dialogo tra l’Europa ed i Paesi che si affacciano sulla riva del Mediterraneo. Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, l’instaurazione di condizioni di sicurezza internazionale rappresenta oggi un compito primario per i Paesi che condividono un sistema di valori universali basati sulla libertà, sulla democrazia, sulla pace. È questo il principale terreno su cui vanno oggi rilanciate le fondamentali relazioni transatlantiche e la partnership tra Europa e Stati Uniti. Vogliamo ribadire il nostro convincimento sul fatto che non ci siano contraddizioni tra un forte impegno europeo ed una altrettanto forte solidarietà transatlantica. In questo spirito intendiamo adoperarci per restituire al rapporto tra l’Unione e gli Stati Uniti d’America spessore e dinamismo, che sono anche condizione essenziale per una maggiore autorevolezza dell’Europa sulla scena internazionale. La definizione di una solida ed equilibrata relazione transatlantica dipende anche da un sostanziale impegno europeo in materia di difesa che sia coerente con il quadro NATO. La lotta contro il terrorismo e contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa, il sostegno alla promozione della democrazia e al rispetto dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali rappresentano terreni concreti sui quali sperimentare la nostra capacità di costruire un solido rapporto di collaborazione tra le due sponde dell’Atlantico. Pensiamo nella fattispecie alla ricostruzione di un tessuto democratico e civile in Irak ed al sostegno del processo di pace in Medio Oriente. Sappiamo bene che questa situazione è estremamente complessa. La nostra Presidenza unitamente a Stati Uniti, Federazione Russa e Nazioni Unite, opererà a sostegno della “road map” affinché si indichino tempi e modalità per l’avvio di una Conferenza internazionale di Pace. Vi sono almeno due linee di azione che intendiamo promuovere: da un lato recuperare un rapporto di maggiore fiducia con Israele nella prospettiva di una più ampia e strutturata collaborazione reciproca; dall’altro attuare il piano - già lanciato dall’Italia - per la ricostruzione dell’economia palestinese che possa fungere da incentivo concreto ed efficace nei negoziati tra le parti. Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, obblighi di sintesi mi precludono la possibilità di elencare tutti i compiti che competono all’Unione sulla scena mondiale. Ma non posso non accennare agli interessi spirituali, culturali, economici e civili che legano l’Europa all’America Latina, che in questo momento vive un periodo di cambiamento che l’Europa si augura fecondo di libertà e di giustizia. Sono gli Stati latino-americani a chiederci un’apertura delle frontiere degli scambi economici. Il successo dell’America Latina è quello dell’altra America legata all’Europa in modo diverso ma non meno profondo che l’America settentrionale. Desidero anche assicurare che lavoreremo per intensificare i rapporti già esistenti con l’Africa, cui siamo legati per la sua storia carica di pagine dolorose, con l’Asia, con le organizzazioni regionali e con il sistema delle Nazioni Unite per portare innanzi insieme le grandi sfide della lotta alla povertà e alle malattie, della difesa dell’ambiente, della prevenzione dei conflitti. Saremo attenti anche all’equilibrato sviluppo del commercio internazionale come fonte di maggiore benessere e di riduzione delle disparità, che sarà l’oggetto della Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio di Cancun del prossimo settembre. Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, i cittadini europei chiedono Istituzioni democratiche e trasparenti, un’economia prospera, una società libera, ma anche uno spazio di libertà e di sicurezza. A Tampere, a Siviglia e da ultimo a Salonicco, il Consiglio Europeo ha riconosciuto l’esigenza di migliorare le capacità europee di lotta alla criminalità organizzata trans-nazionale, all’immigrazione clandestina ed ai traffici ad essa collegati, attuando un più efficace controllo delle frontiere esterne dell’Unione. Cercheremo di lavorare su questi temi puntando alla mobilitazione di adeguate risorse finanziarie, alla graduale realizzazione di una politica comune dei rimpatrii e ad una gestione integrata delle frontiere esterne. Ma soprattutto ribadiremo l’esigenza di inserire i temi dell’immigrazione nelle relazioni tra l’Unione e i Paesi di origine e transito dei flussi. Dovremo avviare incisive forme di collaborazione con alcuni dei nostri vicini, soprattutto mediterranei e balcanici, in materia di controllo e gestione dei flussi migratori. La nostra legittima richiesta a tali Paesi di una più efficace collaborazione nell’opera di prevenzione dell’immigrazione clandestina, si accompagnerà ad una volontà di integrazione nei confronti dei cittadini dei Paesi terzi legalmente residenti nel territorio dell’Unione. Oltre al proseguimento delle attività normative in materia di asilo e di visti, riteniamo prioritario migliorare il funzionamento di tutti i meccanismi operativi dell’Unione in materia di contrasto alle attività criminali, a cominciare da Europol. Signor Presidente, Signori Deputati, Signor Presidente della Commissione, dalle considerazioni che ho svolto emerge chiaramente la delicatezza e la complessità delle sfide con cui si deve confrontare l’Unione Europea ed alla cui soluzione la nostra Presidenza cercherà di contribuire, compatibilmente con il limitato tempo a disposizione, ma con spirito di umiltà e di servizio e nel fermo e pieno convincimento che la sicurezza e la prosperità del nostro avvenire dipenderanno sempre più dal processo di integrazione europea che ci ha già garantito per mezzo secolo sino ad oggi: pace, democrazia, libertà e benessere. L’Europa di oggi non è più quel leggero aquilone, capace di intercettare il vento della storia, dei tempi del Trattato di Roma. Si è molto irrobustita, la nostra Unione, e dunque si è appesantita di responsabilità e di doveri, verso i partner e verso il resto del mondo. La mia aspirazione è che nel corso della presidenza italiana, e in vista di quella irlandese, si riesca, con la cooperazione di tutti i soggetti interessati e con lo speciale aiuto dei paesi nuovi membri, a restituire a questo nostro gigante istituzionale qualcosa della sua leggerezza e del suo slancio originario. Vi ringrazio en:Silvio Berlusconi's 2003 Speech to the European Parliament Categoria:Comunità europee ed Unione Europea
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Point Hope - Point Hope, (inupiat: Tikiġaq, o Tigara), è una città degli Stati Uniti d'America, situata nel Borough di North Slope, nello Stato dell'Alaska. Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Comuni dell'Alaska
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Beady Eye Recordings - La Beady Eye Recordings Ltd. è un'etichetta discografica della rock band inglese dei Beady Eye, fondata nel 2010. Sotto il suo nome è stato pubblicato l'album Different Gear, Still Speeding, il disco d'esordio della band. Eredita il ruolo che aveva la Big Brother Recordings per gli Oasis. Lista delle pubblicazioni Different Gear, Still Speeding - 28 febbraio 2011 Collegamenti esterni Categoria:Beady Eye Categoria:Etichette discografiche britanniche
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Gerbillus gerbillus - Gerbillus gerbillus , 1801 *
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Bacchicus - Bacchĭcus # bacchico
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Paperboy (videogioco) - Paperboy è un videogioco d'azione sviluppato da Atari, con protagonista un ragazzo che consegna giornali in bicicletta, inizialmente prodotto come arcade nel 1984 e in seguito convertito per la maggior parte delle console e home computer disponibili sul mercato. Ebbe un seguito, Paperboy 2, ma solo per il mercato casalingo, e un remake per Nintendo 64, Paperboy 64. Modalità di gioco Nel gioco si controlla un ragazzo che, a bordo di una bicicletta, deve consegnare dei quotidiani agli abbonati. Nel contempo deve evitare svariati ostacoli fissi e mobili (da automobili a ballerini di break dance), oltre che vandalizzare le case di chi non è abbonato al giornale. L'originale cabinato è dotato di un manubrio con il quale controllare la bicicletta, che può essere anche spinto avanti e indietro per regolare la velocità e include due tasti per lanciare il giornale. Ogni livello si svolge lungo il lato sinistro di una strada piena di tipiche villette americane, con visuale isometrica e scorrimento in diagonale verso in alto a destra. Il ragazzo avanza costantemente ma può sterzare e cambiare velocità, muovendosi sul marciapiede, sui terreni di fronte alle abitazioni e su parte della strada. I giornali, in scorta limitata ma ricaricabile raccogliendone nuovi pacchi, si possono lanciare arrotolati verso sinistra e devono centrare le cassette della posta o le porte degli abbonati, mentre agli altri possono rompere finestre e altro per ottenere punti nel Breakage bonus (Bonus di distruzione). I giornali possono essere anche un'arma per eliminare alcuni dei pericoli. Iniziando il gioco viene proposta una scelta di tre strade, rappresentanti i livelli di difficoltà: Easy Street (facile), Middle Road (medio) e Hard Way (difficile); ogni strada viene ripetuta per sette volte, dato che lo scopo è quello di consegnare i giornali per una settimana. Se a un cliente non si consegna il giornale oppure si fanno dei danni, non sarà più abbonato dalla giornata successiva, e se si terminano gli abbonati si viene sconfitti a prescindere dalle vite rimaste. In Easy Street se il giocatore perde tutti gli abbonati al Lunedì, al giocatore verrà data un'ultima possibilità di continuare il gioco. Se il giocatore perde ancora tutti gli abbonati, si verrà licenziati e il gioco termina. Mentre in Middle Road e in Hard Way, se si perdono tutti gli abbonati al Lunedì, si verrà istantaneamente licenziati in tronco, terminando il gioco. Ogni livello è preceduto da una schermata simile alla prima pagina di un quotidiano, dotata di commenti sull'andamento delle consegne. Alla fine di ogni livello occorre affrontare un percorso bonus, su un terreno sterrato di allenamento con bersagli da tiro a segno, rampe e ostacoli, nel quale è possibile guadagnare molti punti lanciando giornali ai bersagli; le vite perse qui non vengono conteggiate fra quelle dei livelli normali. Le schermate di fine gioco mostrano titoli di giornale che descrivono gli eventi. Bibliografia * * * Collegamenti esterni * * * *
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Phidippus vexans - Species: Phidippus vexans Phidippus vexans , 2004: 35 Type locality: USA: New Mexico: Doña Ana Co., Las Cruces (17 mi. N.), Jornada Experimental Range, Doña Ana Mts., Mt. Summerford. Holotype: FSCA. male ♂. 01.VII.1987. legit Elizabeth Berry, J.E. Carico, G.B. Edwards, W.B. Peck. Category:FSCA Category:Glavis Bernard Edwards taxa
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Homecoming (serie televisiva) - Homecoming è una serie televisiva statunitense creata da Eli Horowitz e Micah Bloomberg, diretta da Sam Esmail e basata sul podcast con lo stesso nome di Horowitz e Bloomberg. La serie viene pubblicata su Amazon Video il 2 novembre 2018. In Italia, la serie viene pubblicata il 2 novembre 2018 in versione originale, mentre dal 15 febbraio 2019 è disponibile anche la versione italiana. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione che è stata distribuita su Amazon Prime Video il 22 maggio 2020. Trama La serie racconta la storia di Heidi, una consulente in una struttura governativa segreta che aiuta i veterani di guerra a reinserirsi nel mondo civile. Dedita al lavoro, Heidi mostra un particolare interesse per un soldato desideroso di ricongiungersi alla vita civile. Tuttavia, alcuni anni dopo, Heidi si trova lontana dal centro. Ha lasciato il lavoro e vive con la madre quando un membro del Dipartimento della Difesa si presenta da lei in cerca di spiegazioni. Episodi Stagione Episodi Pubblicazione USA Pubblicazione Italia Prima stagione 10 2018 2019 Seconda stagione 7 2020 2020 Personaggi e interpreti = Principali * Heidi Bergman (stagione 1), interpretata da Julia Roberts * Colin Belfast (stagione 1, guest star stagione 2), interpretato da Bobby Cannavale * Walter Cruz (stagioni 1-2), interpretato da Stephan James * Thomas Carrasco (stagione 1), interpretato da Shea Whigham * Craig (stagione 1, ricorrente stagione 2), interpretato da Alex Karpovsky * Ellen Bergman (stagione 1), interpretata da Sissy Spacek * Jacqueline Calico/Alex Eastern (stagione 2), interpretata da Janelle Monáe * Audrey Temple (ricorrente stagione 1, stagione 2), interpretata da Hong Chau * Leonard Geist (stagione 2), interpretato da Chris Cooper * Francine Bunda (stagione 2), interpretata da Joan Cusack File:Julia Roberts 2011 Shankbone 3.JPG|Julia Roberts interpreta Heidi Bergman File:Bobby Cannavale 2009.jpg|Bobby Cannavale interpreta Colin Belfast File:Stephan James.jpg|Stephan James interpreta Walter Cruz File:Shea Whigham in 2018.jpg|Shea Whigham interpreta Thomas Carrasco File:Alex Karpovsky 2012 Shankbone.JPG|Alex Karpovsky interpreta Craig File:Sissy Spacek by David Shankbone (cropped).jpg|Sissy Spacek interpreta Ellen Bergman File:Janelle Monáe 2016.jpg|Janelle Monáe interpreta Jacqueline Calico/Alex Eastern File:Hong Chau 2016.jpg|Hong Chau interpreta Audrey Temple File:Chris Cooper at the 2009 Tribeca Film Festival.jpg|Chris Cooper interpreta Leonard Geist File:Joan Cusack June 2010 cropped.jpg|Joan Cusack interpreta Francine Bunda Ricorrenti * Reina, interpretata da Ayden Mayeri * Abe, interpretato da Bill Stevenson * Javen, interpretato da Sam Marra * Gloria Cruz, interpretata da Marianne Jean-Baptiste * Shrier, interpretato da Jeremy Allen White * Maurice, interpretato da Alden Ray * Abel, interpretato da Henri Esteve * Dara, interpretata da Frankie Shaw * Mrs. Trotter, interpretata da Gwen Van Dam * Pam, interpretata da Brooke Bloom * Lydia Belfast, interpretata da Sydney Tamiia Poitier * Audrey Temple, interpretata da Hong Chau * Anthony, interpretato da Dermot Mulroney * Engel, interpretato da Marcus Henderson * Cory, interpretato da Jason Rogel * Rainey, interpretato da Rafi Gavron * AJ, interpretato da Jacob Pitts * New Guy, interpretato da Lewie Bartone * Mr. Heidl, interpretato da Kristof Konrad File:Marianne Jean Baptiste by RealTVfilms.jpg|Marianne Jean-Baptiste interpreta Gloria Cruz File:Jeremy Allen White, AT&T; Center, 2013.jpg|Jeremy Allen White interpreta Shrier File:Henri Esteve Still.jpg|Henri Esteve interpreta Abel File:2015 11 25 Frankie43422 copy.jpg|Frankie Shaw interpreta Dara File:Sydney Tamiia Poitier.jpg|Sydney Tamiia Poitier interpreta Lydia Belfast File:Homecoming 19 (44698668742) (cropped).jpg|Dermot Mulroney interpreta Anthony File:Jason Rogel as Wayne Chung on the set of Splinterheads.jpg|Jason Rogel interpreta Cory File:Jacob Pitts 2012.jpg|Jacob Pitts interpreta AJ File:Kristof Konrad AFI Fest,2016.jpg|Kristof Konrad interpreta Mr. Heidl Guest * Ron, interpretato da Fran Kranz * Kate, interpretata da Caitlin Leahy * Evita, interpretata da Michael Hyatt * Ramon, interpretato da Philip Anthony-Rodriguez File:Fran Kranz by Gage Skidmore.jpg|Fran Kranz interpreta Ron Produzione = Sviluppo Il 16 dicembre 2016, è stato annunciato che Universal Cable Productions aveva acquisito i diritti per il podcast di Gimlet Media Homecoming per il produttore Sam Esmail da sviluppare come serie televisiva. Il 19 luglio 2017, è stato annunciato che Amazon Video aveva dato alla produzione un ordine di serie diretta di due stagioni. È stato anche riferito che Horowitz e Bloomberg avrebbero scritto la serie e che Esmail l'avrebbe diretta. Casting Il 5 giugno 2017 è stato annunciato che Julia Roberts era in trattativa per la protagonista femminile della serie. L'8 novembre 2017, venne annunciato che Stephan James era stato scelto come protagonista maschile della serie. Più tardi quel mese, Bobby Cannavale si unì al cast. Il 17 gennaio 2018, è stato riferito che Shea Whigham era stato scelto per recitare nella serie. Nel marzo 2018, è stato annunciato che Alex Karpovsky si era unito al cast principale, che Dermot Mulroney, Hong Chau, Jeremy Allen White, Sydney Tamiia Poitier, Marianne Jean-Baptiste, Brooke Bloom, Ayden Mayeri, Jacob Pitts e Sissy Spacek erano stati scritturati in ruoli ricorrenti e che Fran Kranz, avrebbe recitato in un episodio. Ad inizio aprile 2020, la serie televisiva tramite pagina Instagram, ha comunicato i nuovi attori che si sono uniti al cast e ha confermato che Julia Roberts ha preso parte al progetto per la seconda stagione, non più come attrice bensì soltanto come produttrice esecutiva con la sua casa di produzione Red Om Films. La protagonista della seconda parte è la cantante ed attrice Janelle Monáe e assieme a lei si sono uniti l'attore premio Oscar Chris Cooper e l'attrice vincitrice di un Emmy, Joan Cusack. Riprese Le riprese erano programmate per iniziare a Los Angeles nell'aprile 2018. Alla fine sono iniziate a febbraio 2018 negli edifici della Universal Studios a Los Angeles, dove la produzione è diventata il primo progetto a girare negli impianti di produzione di nuova costruzione della Universal. Promozione Il 29 giugno 2018 sono state pubblicate una serie di immagini che anticipavano la serie. Il 20 luglio 2018, venne presentato al San Diego Comic-Con International, il primo teaser trailer, venendo seguito da un poster promozionale. L'8 settembre 2018 è stato rilasciato il secondo teaser. Il 13 settembre 2018 è stato rilasciato il primo trailer ufficiale, seguito il 22 ottobre 2018, dal secondo trailer. Distribuzione = Anteprima Il 7 settembre 2018, la serie ha avuto la sua prima mondiale durante il Toronto International Film Festival del 2018, in Canada, dove vennero presentati i primi 4 episodi della serie. Il 25 ottobre 2018, venne presentata al Regency Bruin Theatre di Westwood a Los Angeles, sempre con i primi 4 episodi. Accoglienza La serie è stata ben accolta dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 98% con un voto medio di 8,3 su 10, basato su 100 recensioni. Il commento consensuale del sito recita: "Un impressionante debutto per Julia Roberts sul piccolo schermo, Homecoming equilibra il suo mistero inquietante con una sensibilità frenetica che afferra e non lascia andare". Su Metacritic, invece ha un punteggio di 75 su 100, basato su 56 recensioni, che indica "recensioni generalmente favorevoli". Richard Roeper del Chicago Sun-Times ha lodato la serie, scrivendo: "Ogni episodio di Homecoming è di circa mezz'ora, senza lasciare spazio a sequenze segnaposto o sottotrame inutilmente distrattive. Ogni scena, ogni personaggio, ogni sviluppo è una componente chiave di un puzzle che ci vuole un bel po' di tempo per svilupparsi in qualcosa che possiamo veramente vedere per quello che è". James Ponlewozik del New York Times, scrive: "Visivamente e tematicamente, suona come una distillazione snella e concentrata delle altre serie di Esmail. Ha il tono freddo, la paranoia, le apparenze visive, le rivelazioni che piegano la mente. Ma questi effetti si concentrano su un'unica storia intricata, articolata in 10 episodi rapidi e magnetici. In questo caso, meno è molto di più", mentre secondo Hank Stuever del Washington Post: "La serie è basata su una serie fittizia di podcast creata da Eli Horowitz e Micah Bloomberg, che hanno aiutato Esmail a rimodellare la loro narrativa basata sull'audio (un collage di tese conversazioni telefoniche e altri frammenti di prove registrate) in una storia formidabile di inganno e memoria". Allison Keen di Collider, in una recensioni mista, scrive: "Sebbene gli episodi durino solo mezz'ora ciascuno, Homecoming si muove a un ritmo glaciale. Trova il suo groove circa quattro episodi, e poi lo perde di nuovo". Note Altri progetti Collegamenti esterni Categoria:Serie televisive di Prime Video Categoria:Serie televisive di Amazon Studios Categoria:Serie televisive della Universal Television
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